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Migliori piante grasse da interno: ecco le più belle

Le piante hanno “di bello” tantissime cose, ma anche la tipica forma di ricompensa emotiva ma anche concreta legata alla cura che si concede a quelle predisposte alla coltivazione, ed anche chi non è particolarmente portato alla gestione di piante varie, può fare affidamento a quelle “grasse” magari da interno, ossia da tenere tra le mura del proprio apparato abitativo o ufficio.

Non è solo una questione di estetica, le piante grasse sono esattamente disposte al tradizione scambio ossigeno – anidride carbonica e sono quindi anche molto utili per “ripulire l’aria”.

Ma bisogna comunque ricordarsi che sono esseri viventi e predisporre un minimo di attenzioni. Ma quali sono le piante grasse più belle?

Le migliori piante grasse da interno, quali scegliere?

Migliori piante grasse da interno: ecco le più belle

Siamo pronti a concepire la pianta grassa “tipo” come qualcosa di fortemente legato ad ambienti esclusivamente molto aridi, se non addirittura desertici, perchè secondo l’immaginario comune è una pianta grassa quella che sviluppa una naturale propensione a concepire l’assenza totale o anche parziale di foglie.

Ma esistono in realtà piante grasse che non sono disposte alla presenza di spine ma che sono comunque tali, in quanto preparate evoluzionisticamente a conservare acqua in grosse quantità e di consumarne molto poca.

Tra le più particolari figura la Haworthia attenuata, chiamata anche “cactus zebra” dalla tipica forma striata che presentano le foglie di questa pianta, che è di piccole dimensioni e cresce poco. Ha bisogno di un vaso grande circa la dimensione della pianta in altezza ed è molto decorativa, ha bisogno di pochissima acqua e vive anche in condizioni di scarsa umidità.

Anche la famosa aloe vera, disposta come soluzione cosmetica e legata al benessere da tantissime culture è effettivamente una pianta grassa, in quanto il ” gel ” contenuto nella propria struttura riesce a trattenere molti liquidi, è effettivamente una pianta grassa. Perfettamente adattata ai contesti casalinghi, in particolare quelli non troppo umidi, predilige infatti un ambiente abbastanza secco.

Particolarissima è invece la Senecio rowleyanus conosciuta come la “Pianta del rosario” perchè i rami e le foglie ricordano esattamente il tipico oggetto religioso, che “cade” verso il basso, la pianta si accontenta di poca acqua ma predilige in un ambiente non eccessivamente umido o secco, ed ha ovviamente bisogno di spazio dove far “cadere” i particolari rami formati da foglie che sembrano proprio delle “palline” verdi.

Particolarissima anche la Crassula “Buddha’s Temple” che viene così chiamata dalla forma geometrica delle foglie disposte a fusto. Decisamente interessante anche per far incuriosire gli ospiti.

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