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Come pulire argento annerito: ecco il metodo certificato per non rovinarlo

In questo articolo di oggi cercheremo di capire come pulire argento annerito ma prima di parlare di questo specifico argento, è necessario fare alcune precisazioni partendo dall’ossidazione. Questa avviene, principalmente, a causa delle sue proprietà metalliche di cui una è il rame, presente per il 7,5% che, nel momento in cui entra in contatto con l’ossigeno, attiva il processo di ossidazione del metallo stesso.

In chimica questo procedimento prende il nome “ossidazione” e indica la reazione che avviene tra un metallo e l’ossigeno cosa corrisponde ad una perdita di lucentezza fino al formarsi della ruggine sulla sua superficie, con conseguenza esposizione all’aria ed anche all’umidità.

Ecco quindi spiegato il motivo per cui, se si mette un gioiello in argento su di un comodino e un altro in un cassetto, sarà molto più probabile che quello riposto sul comodino si ossidi più rapidamente rispetto invece a quello che si trova all’interno del cassetto.

Invece, parlando della pulizia dell’argento possiamo dire che i rimedi “della nonna” rimangono intramontabili e sono tra l’altro anche quelli più efficaci ed economici quindi, se volete conoscerli, non vi resta che continuare a leggere.

Ecco come pulire argento annerito in modo facile e veloce

Il primo rimedio infallibile per pulire l’argento annerito è il succo di limone che, se mescolato con un po’ di bicarbonato e strofinato sull’oggetto in argento con l’ausilio di un panno morbido, sarà in grado di donargli un aspetto lucente e brillante.

Un altro rimedio semplicissimo prevede l’utilizzo di acqua bollente e bicarbonato; il procedimento per questo tipo di pulizia consiste nell’immergere il pezzo di argenteria nell’acqua bollente alla quale si aggiunge, poi, del bicarbonato.

L’oggetto d’argento deve essere lasciato lì dentro fino a che non si noterà la patina di ossido andare via. Ma forse uno dei rimedi più conosciuti ed applicati è quello del dentifricio dato che basta soltanto passarlo con un panno di cotone idrofilo su tutta la superficie dell’oggetto ossidato.

Infine, come ultimo, possiamo citarvi il rimedio dell’acqua e sale che consiste nel creare un miscuglio nel quale lasciare riposare l’argento, coperto e in ammollo fino a che l’ossido e la sua patina scura non saranno spariti completamente.

Ma vi siete mai chiesti come poter conservare gli oggetti d’argento senza rischiare che si rovinino? Come abbiamo detto sopra, il fattore responsabile dell’ossidazione è l’aria e quindi la prima cosa da fare è proteggerlo da quest’ultimo, come?

Semplicemente avvolgendolo in un panno morbido o magari utilizzando della carta velina trattata al nitrato d’argento. Per ultimo vi consigliamo di evitare di far entrare a contatto l’oggetto di argenteria con la plastica, anche se questi due materiali sono separati l’uno dall’altro.

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