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Come potare l’albero di ulivo: ecco il metodo dell’esperto

In pieno inverno, gli agricoltori in diverse regioni italiane, dalla Lombardia alla Puglia, si preparano alla fondamentale pratica della potatura degli oliveti. Quest’azione è cruciale per gestire la produttività delle piante, preservarne la salute e assicurare un impianto adatto alla raccolta. Senza questa cura, la chioma crescerebbe in modo incontrollato, compromettendo gli spazi e rendendo difficile la raccolta, sia meccanizzata che manuale.

Inoltre, l’alternanza produttiva dell’Olea europaea diventerebbe più evidente senza la potatura, minacciando la produzione futura. Nonostante la vasta varietà di oliveti in Italia, esistono principi fondamentali per la potatura che spesso vengono trascurati o ignorati, nonostante siano cruciali per ogni regione e tipo di coltivazione.

Come potare l’albero di ulivo: ecco il metodo dell’esperto

Il momento ideale per la potatura dell’olivo è alla fine dell’inverno, durante il riposo vegetativo. È possibile rimuovere i succhioni e i polloni anche in estate, evitando però una potatura troppo precoce (novembre-febbraio) che potrebbe risvegliare la pianta anticipatamente, o una potatura troppo tardiva che ridurrebbe il suo potenziale produttivo.

I tagli devono essere eseguiti lasciando sempre un piccolo spazio dal colletto dell’albero, non rasandoli, per preservare il flusso naturale dei vasi linfatici e evitare l’accesso ai funghi e batteri al cuore del ramo. Questo rispetto del “cono di disseccamento” consente alla pianta di cicatrizzare la ferita e proteggersi dai patogeni.

La rogna dell’olivo, causata dal batterio Pseudomonas savastanoi, è diffusa in Italia e può indebolire le piante, riducendo le produzioni o, nei casi più gravi, portando alla morte delle giovani piante. Questo batterio penetra nell’olivo attraverso lesioni provocate da eventi come grandine, vento, gelo o ferite da potatura. Per limitare il contagio, è fondamentale proteggere le ferite con mastice e sanificare le lame di taglio con prodotti a base di rame quando si potano piante malate, facilmente individuabili per la presenza di tumori. Inoltre, è consigliabile rimuovere e bruciare i rami potati lontano dall’oliveto.

L’illuminazione è cruciale per la salute delle piante. Quando si pota una pianta, è consigliabile iniziare con i tagli più sostanziali, eliminando le branche non necessarie. Questo offre una visione immediata della forma della vegetazione, consentendo interventi più coerenti e mirati durante i successivi tagli di rifinitura o sfoltimento all’interno della chioma.

La potatura della cima degli olivi non dovrebbe essere totale. La parte superiore, detta anche “freccia”, gioca un ruolo nel regolare la crescita e l’inclinazione dei rami per mantenere un equilibrio fisiologico ideale. La potatura non deve avere uno scopo estetico ma deve andare ad ottimizzare la produzione e soprattutto la salute della pianta.

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