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Classifica ufficiale dei gettoni telefonici ESM: alcuni raggiungo cifre stupefacenti

In questo articolo di oggi vogliamo parlarvi di quando si hanno in casa dei piccoli veri tesori e non lo sappiamo neanche. Non stiamo fantasticando ma questa è una pura realtà dato che questo capita spesso e volentieri ai possessori dei vecchi gettoni telefonici italiani.

Si tratta dell’unica moneta facente parte della storia d’Italia che non è stata emessa dalla Zecca di Stato ma che è stata comunque accettata da tutti come se fosse denaro, soprattutto dai bar e dai negozi.

Cominciata nell’anno 1927, quasi cento anni fa, dalla STIPEL alla Fiera di Milano e terminata definitivamente il 31 dicembre del 2001 quando i token per i telefoni pubblici sono stati mandati in pensione, vediamo che la storia dei gettoni è piena di pezzi del tutto pregiati che sono ormai diventati oggetto del desiderio di molti collezionisti e archeologi delle monete d’epoca.

Ma quali sono i gettoni più rari che ci sono in circolazione nel nostro Paese? E che valori raggiungono nel mercato della numismatica per i collezionisti e i più appassionati del mestiere? Infatti, il mondo del collezionismo numismatico è un mondo davvero molto vasto che di anno in anno attira un numero sempre maggiore di appassionati e di investitori che sono alla ricerca più sfegatata di pregiati ed “emotional assets”.

I gettoni telefonici che valgono di più: ecco tutto

Partiamo innanzitutto dal gettone telefonico della Stipel dell’anno 1927. Si tratta del capostipite di tutti i gettoni italiani, proprio il primo che è stato coniato e che è stato emesso dalla Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda. Questo gettone presenta sul lato del dritto presenta due scanalature con la sigla “S.T.I.P.E.L.” in alto e con al centro il disegno di una vecchia cornetta telefonica.

Sul lato del rovescio c’è invece una scanalatura che separa la scritta “Società Telefonica” dalla scritta “Interregionale Piemontese e Lombarda”, entrambe scritte in carattere maiuscolo. Questo gettone è stato realizzato in ottone, ha un diametro che misura 24,4 mm, uno spessore di 1,8 mm e un peso di 5,9 g.

Un altro gettone importante è quello nichelato nell’anno 1928 dell’officina TIMO e ci sono degli esemplari rari che sono stati coniati durante il fascismo. Un ultimo gettone telefonico da citare è però anche quello dell’anno 1945 che è stato emesso alla fine della Seconda guerra mondiale in bronzo.

Questo gettone presenta sul fronte due scanalature, insieme all’anno di coniazione seguito poi da una stella a cinque punte; sul rovescio ci sono invece tre scanalature con al centro l’incisione poste su due righe, sempre tutte in carattere maiuscolo.

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