Cerca
Close this search box.

Come fare una siepe di oleandro: ecco il metodo dell’esperto

La siepe è qualcosa che svolge un ruolo assolutamente interessante dal punto di vista botanico perchè da quello pratico ha una funzione molto precisa che può essere polivalente come poche, e nelle varie tipologie di piante adatte ad essere utilizzate a mo di siepe, perchè in natura questa specie riesce addirittura a diffondersi in ambiti molto favorevoli molto rapidamente, quindi sviluppare una siepe di oleandro non è così difficile, eppure presenta alcune problematiche particolari che vanno “curate” con un metodo conosciuto dagli esperti.

La valenza dell’oleandro è doppia quantomeno perchè oltre ad avere un comportamento arbustivo se ben coltivata, questa specie di vegetale è anche in grado di essere estremamente interessante dal punto di vista “protettivo”.

Come sviluppare una siepe in modo efficiente utilizzando l’oleandro? Proviamo a scoprirne il comportamento prima di tutto così da capirne a fondo come gestirle a mo di siepe.

Come fare una siepe di oleandro: ecco il metodo dell’esperto

Come fare una siepe di oleandro

Pianta diffusa in praticamente tutto il mondo, è l’unica specie rappresentante della famiglia Nerium, ha un comportamento fortemente arbustivo ed in condizioni favorevoli, una crescita molto importante. E’ una pianta che privilegia gli ambienti caldi, ma odia le siccità, allo stesso tempo necessita sempre di acquisire luce solare in buona quantità e diffusione quasi continua.

Ama quindi un ambiente soleggiato ma anche una discreta copertura e di mezz’ombra quindi trovare il terreno giusto può essere complicato all’inizio. Così come il piantare una nuova pianta di olenadro, cosa che può essere effettuata sia in giardino ma anche in vaso, necessita pazienza perchè nei primi anni, circa 2-3, deve attecchire e deve essere innaffiata abbastanza regolarmente da poter prosperare senza disturbi esterni, ed in modo particolare se scegliamo di piantarla in vaso, è una buona idea utilizzare un fertilizzante un paio di volte al mese.

L’oleandro fiorisce in primavera, va concimato all’inizio della stagione con un prodotto specifico, e la potatura è sia importante per stimolarne la crescita, eliminando i rami più grigi che tendono verso l’interno ma anche per aggiustarne la struttura. In particolare in primavera si privilegia l’eliminazione di quelli secchi e malati, mentre la potatura autunnale, tra settembre ed ottobre deve essere meno radicale, legata soprattutto a “spuntare” i rami troppo lunghi ed ingombranti.

E’ importante ricordare che ogni parte dell’olenadro è velenosa quindi bisogna utilizzare protezioni per volto, testa e mani, eliminando gli scarti in modo sicuro successivamente in modo tale da non metterli a contatto con animali o bambini.

POTREBBE INTERESSARTI