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Come avere piante da cocco: ecco il metodo dell’esperto

Le piante da cocco anche chiamate palma da cocco o Cocos nucifera è una pianta caratteristica dei litorali dei paesi caldi, quasi sicuramente nativa dell’Arcipelago indonesiano. Nel suo ambiente naturale, la pianta da cocco mostra un fusto slanciato che può arrivare a toccare dai 20 ai 40 metri di altezza. Alla cima del tronco troviamo il distintivo ciuffo composto da 20 – 30 foglie.

Il fusto si mostra più tozzo alla base, può toccare i 50-70 cm di diametro, e più sottile all’apice (dove arriva ino a circa 25-35 cm di diametro. Tante persone vorrebbero avere questa pianta nel proprio giardino e oggi andremo a vedere com’è è possibile farlo.

Come avere piante da cocco: ecco il metodo dell’esperto

Cominciamo dicendo che il trapianto di palma da cocco è meglio farlo all’alba dell’estate al tramonto dell’autunno. Tale periodo dona un equilibrio di sole e piogge, importantissimo per la presadelle radici. Tale tempistica migliora poi la crescita, con ore di luce solare più lunghe e temperature controllate. La vostra palmada cocco amerà difatti il vostro tempismo. La luce poi non deve mai essere coperta da tendaggi nel corso dell’inverno, meglio se diretta ma in ogni caso non filtrata.

In estate, se tenuta in interno, può essere sia diretta che riparata. Nel caso in cui la pianta venga portata all’esterno nel corso dell’estate, è bene non esporla velocemente al sole diretto: consiglio di abituarla progressivamente al pieno sole oppure metterla in una posizione di luce non troppo schermata. Tale pianta poi è parecchio sensibile alle temperature, la cosa migliore per queste piante è un ambiente almeno 18°C, meglio però tenerla in un range che va dai 25 ai 35°C.

È per di più una pianta che necessita di crescere in ambienti arieggiati e pieni di umidità, al minimo i tassi mediamente affrontabili in modo regolare in appartamento. Bisogna poi assolutamente evitare posizioni interessate da correnti di aria fredde, quindi parliamo di porte e finestre che vengono molto spesso aperte in inverno, raffrescamento ad opera di impianti di condizionamento dell’aria in estate, e tenere la pianta scostata da fonti di calore come stufe e camini.

Il riscaldamento a pavimento non rappresenta invece un problema. Infine, per quanto riguarda le innaffiature nel corso dell’inverno le bagnature vanno fatte con controllo, questo perché la pianta è parecchio sensibile a marciume radicale, agendo solamente quando il terreno ha perso quasi completamente la sua umidità. Nel corso della stagione calda annaffiare regolatamente mantenendo sempre umido lostrato sottostante.

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