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Come coltivare l’alloro in giardino: ecco il metodo del giardiniere

L’alloro tradizionale, detto Laurus Nobilis è già da come si può intuire dal nome una pianta che ha avuto sempre una forma di rispetto se non addirittura forma di riverenza da parte dei nostri antenati, greci e romani che hanno configurato una applicazione prima di tutto simbolica ma anche effettiva, nell’alimentazione e nel comparto officinale, grazie alla grande duttilità di questa forma di vegetale. L’alloro è tra le piante spontanee più conosciute dell’area mediterranea e risulta anche essere facile da coltivare a patto di configurare per questa specie le condizioni giuste, ricordando come configurare il proprio giardino per ospitare al meglio questa pianta.

La pianta aromatica in questione infatti vive bene in molte condizioni ma solo attraverso l’uso di tecniche mediamente specifiche può “dare il meglio”.

Come coltivare correttamente l’alloro in giardino? Ecco il metodo impiegato da molti giardinieri.

Come coltivare l’alloro in giardino: ecco il metodo del giardiniere

Come coltivare l'alloro in giardino

Pianta conosciutissima fin dall’antichità, legata all’ideale di successo (oggi come in passato una corona di alloro viene concepita come il conseguimento di un successo), trova applicaizione come erba aromatica ma anche come rimedio officinale, come infusi e simili. Costituito da un comportamento arbustivo, l’alloro da il meglio in fatto di crescita e sopravvivenza in climi miti e non troppo battuti da correnti fredde. Resiste ben anche sotto i 5° gradi ma al di sotto la crescita si arresta e la pianta può morire in poco tempo.

E’ una buona idea riservare una zona piuttosto soleggiata anche inverno, ed acquistare o procurarsi una pianta giovane (può essere facilmente riprodotta anche tramite talea) ma mediamente cresciuta da piazzare in una porzione di terra. L’ideale sarebbe piantare la pianta di alloro durante la parte centrale della primavera, che è la più adatta, utilizzando un terreno concimato leggermente con un compost di natura organica, ancora meglio se viene aggiunta una piccola quantità di sabbia al terreno così da migliorare la sua capacità di drenare umidità.

Se l’alloro si coltiva con facilità durante le stagioni non troppo rigide o estreme, durante la fase adulta infatti può non necessitare di irrigazione “artificiale” oltre quella naturale. Ma le piantine giovani necessitano durante i periodi caldi, una quantità di acqua sufficientemente costante al fine da mantenere il terreno sempre leggermente umido. In inverno soprattutto, anche con la pianta oramai cresciuta, può essere estremamente importante una pacciamatura sia artificiale che naturale, utilizzando detriti vegetali ma anche residui di teli di plastica così da evitare le correnti fredde e le intemperie.

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