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Come coltivare la viola invernale: ecco il metodo del giardiniere

I fiori invernali sono spesso, almeno per molti appassionati di giardinaggio, quelli più interessanti anche perchè culturalmente siamo poco propensi a considerare attivamente il concetto di una pianta da fiore che sviluppa una forma di sopravvivenza, se non addirittura una crescita rigogliosa durante la stagione invernale, e da secoli la viola, in particolare quella soprannominata del pensiero fa esattamente questo. Ma come coltivare correttamente la viola invernale?

Come altre numerose varianti della famiglia Violacee, anche la viola invernale infatti deve essere comprensibilmente posta in un habitat abbastanza particolare per crescere.

E coltivare questa inconfondibile pianta, che acquisisce il proprio nome dal colore dei petali, non è qualcosa di eccessivamente proibitivo in termini di difficoltà.

Come coltivare la viola invernale: ecco il metodo del giardiniere

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Il termine “viola” identifica oltre quattrocento sotto categorie di piante da fiore, che sono generalmente adattate a buona parte dei contesti mediamente temperati, caldi o addirittura tropicali. La viola del pensiero risulta essere particolarmente resistente ai contesti di freddo mediamente pungente, che pregiudica la maggior parte delle altre piante da fiore.

Il periodo migliore per piantare questa specie è proprio tra febbraio e marzo o alternativamente durante l’autunno, così da avere delle fioriture nei 2-3 mesi successivi.

E’ una pianta abbastanza adattiva in termini di terriccio. Ha bisogno di abbastanza spazio, ma cresce senza problemi anche in condizioni di cattività sia in vaso che in giardino a patto di non dedicare a questa pianta il sole diretto, troppo forte, in quanto privilegia la luminosità ma non il sole diretto e non ha problemi anche a passare lunghe giornate in condizioni di mezzombra.

Per radicare correttamente i fusti necessitano di stare almeno a 10 – 15 centimetri di distanza tra di loro, visto che è una specie che ha bisogno di abbastanza spazio per svilupparsi. Circa una volta al mese è necessario fornire alla pianta, una volta germogliata e fin da quando è “giovane”. Va bene un qualsiasi concime di tipo liquido per le piante da fiore o ancora meglio uno specifico per le viole.

Gradiscono il substrato mai totalmente secco ma sempre leggermente umido. Tuttavia se siamo in condizioni di media umidità e preferibile un terreno leggermente più secco (ma non totalmente) rispetto ad uno al contrario troppo umido, la le rappresentanti della famiglia Violacee umidità eccessive impiegano poco in termini di condizioni a marcire nelle proprie radici, condizione che poi rende molto complesso ristabilire una buona condizione di salute della pianta stessa.

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