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Come coltivare i pomodori nell’orto: ecco il metodo del giardiniere

Vero e proprio “re” delle tavole italiane, e non solo, il pomodoro identifica qualcosa che da secoli trova spazio in praticamente ogni forma di cultura di nazioni che possono coltivarlo ma anche che possono importarlo, è uno degli ortaggi maggiormente duttili in assoluto, venendo consumato in tantissimi modi ma anche disposto in conserve. Il segreto dei pomodori è anche legato alla loro produzione, e coltivare questi ortaggi nell’orto risulta essere qualcosa di agibile a chiunque.

Almeno in teoria, essendo necessarie specifiche attenzioni per ottenere un raccolto adeguato e senza dubbio interessante dal punto di vista produttivo.

Come coltivare i pomodori nell’orto nel modo giusto, partendo dalla semina fino alla raccolta seguendo il metodo del giardiniere?

Ecco come coltivare i pomodori nell’orto: ecco la tecnica efficace

Pianta nativa del Nuovo mondo, quella del pomodoro è conosciuta come Solanum lycopersicum e da tempo è stata selezionata in numerose varianti, quasi tutte sviluppate per una forma di ortaggio alimentare anche se è più simile ad un frutto.

E’ una pianta annuale, che quindi sviluppa e fruttifica per alcuni mesi dell’anno, generalmente nel pieno dell’estate, mentre la semina in genere viene iniziata dalla fine di gennaio fino alla primavera. Essenziale occuparsi del terreno adeguandolo ad una preparazione da circa 2-3 settimane, liberandolo da eventuali impurità con una buona azione di zappettatura e soprattutto di concimazione che deve essere costante fino alla completa fruttificazione della pianta.

La concimazione è fondamentale, in quanto la pianta deve essere fornita costantemente da letame fermentato maturo, compost ma anche scarti alimentari in grado di sviluppare un apporto nutrienti di azoto, potassio e fosforo.

Il concime va applicato fin da qualche settimana prima della semina o della messa a dimora, ed almeno ogni 10 giorni deve essere riapplicato in quantità, alternandolo con altre forme come sangue bovino ed alghe.

Importante proteggere le piante dalle correnti fredde se presenti, così come fornirer alle stesse un supporto, quando iniziano a superare i 60 centimetri di altezza, ad esempio come una canna di bambù.

Fondamentale lasciare spazio tra le piantine, tra di loro almeno 35-40 cm di spazio tra le file lasciare 70-80 centimetri in quanto il pomodoro tende a radicare in modo abbastanza invadente in termini di spazio orizzontale.

Infine l’irrigazione che deve essere costante in particolare in primavera ed in estate ma non applicata in modo aggressivo: la migliore metodologia è quella a goccia, che è poco invasiva e che replica almeno in parte la struttura della pioggia, evitando di inzuppare il terreno ma mantenendolo sempre leggermente inumidito.

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