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Bere troppa acqua fa male? Ecco cosa dicono gli studi

Lo sappiamo tutti che una corretta idratazione è indispensabile per la salute del nostro organismo ma è pur vero che bere troppa acqua fa male. Ci sono certi periodi dell’anno, come la stagione estiva, in cui ci viene consigliato di bere molta acqua al fine di poter reintegrare i liquidi ed i minerali che si perdono proprio a causa del caldo e delle temperature elevate.

Quel che si deve attenzionare in tal senso, però, è che, bevendone troppa, si può andare incontro a gravi controindicazioni per il cervello e per il corpo in generale. Per fare un esempio, sappiamo che bere più acqua di quanta in realtà può essere processata dai reni può causare uno squilibrio dei livelli di sodio presenti nel nostro sangue.

Ma che cosa significa bere troppa acqua? Si tratta di un fenomeno che viene indicato con il termine “iperidratazione” che si verifica nel momento in cui l’organismo assorbe una quantità eccessiva di acqua rispetto a quanta non ne perda.

Generalmente c’è la possibilità che le persone  sviluppino iperidratazione quando presentano una patologia che va a ridurre la capacità dell’organismo di espellere l’acqua o che va ad aumentare la tendenza dell’organismo nel trattenere più acqua. Inoltre, è anche possibile che si assuma troppa acqua a causa di un disturbo psichiatrico che viene chiamato con il nome di “polidipsia psicogena“.

E’ vero che bere troppa acqua fa male?

Bevendo un’eccessiva quantità di acqua i reni filtrano dal sangue l’urea che viene eliminata tramite l’urina e si tratta di liquido contenente acqua in cui sono disciolte delle sostanze di rifiuto insieme ad una parte dei nutrienti in eccesso.

Essi comunque possono elaborare soltanto 800-1.000 ml di acqua ogni giorno motivo per cui, se si beve tanta acqua velocemente, i reni non sono più in grado di adempiere la loro funzione e tutte le sostante in più non vengono filtrate ma finiscono all’interno di altre cellule del nostro corpo.

Le cellule del nostro corpo in caso di iperidratazione tendono maggiormente a gonfiarsi a causa dell’eccesso di acqua anche se comunque la maggior parte di esse può gestire il gonfiore in una certa misura, dato che i tessuti molli e flessibili possono allungarsi. Tutto questo però non avviene in altre parti del corpo che non sono caratterizzate dall’elasticità, come ad esempio il cranio.

Proprio per tale ragione le cellule cerebrali sono suscettibili all’iperidratazione ed anche alla riduzione dei livelli di sodio nel sangue e quando questa condizione si sviluppa rapidamente, ecco che possono insorgere vomito e varie difficoltà di equilibrio.

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