L’ambito vegetale risulta essere spiccatamente interessante per un compendio di persone sempre più elevato, sia perchè si tratta di forme di vita dalla diversità ed antichità particolarmente spiccate ma evidenziano come poche altre forme di vita l’adattabilità estrema in alcuni casi. Le piante carnivore risultano essere qualcosa di culturalmente molto interessante e differiscono dalla maggior parte delle altre proprio per la capacità di “modificare” la propria dieta come questa specifica pianta carnivora.
Anche se hanno una nomenclatura “Esotica” in realtà esistono anche varie piante di questo tipo che vivono anche nel nostro paese.
In alcuni casi si tratta di piante spiccatamente “non domesticate” quindi selvatiche che possono essere rinvenute anche nelle realtà che conosciamo.
Hai trovato questa pianta carnivora per i boschi? Ecco cosa fare
La “scoperta” delle piante carnivore è relativamente recente rispetto alla maggior parte dei vegetali selvatici, in quanto sono state scoperte per la prima volta da un occidentale alla fine dell’Ottocento, grazie a Charles Darwin che per primo documentò durnate una delle sue spedizioni alcune piante che avevano la capacità di digerire insetti.
Ad oggi esistono più di 600 piante carnivore, che fanno ricorso a vari metodi anche molto ingegnosi per aumentare la capacità di assimilare nutrienti, condizione che è stata spesso associata ad alcune piante nello specifico. Fino agli anni 40 il nome comune era di “piante insettivore” ma carnivore risulta essere più corretto in quanto molte specie fanno ricorso anche al nutrimento di altre forme di vita.
Sono tutte piante erbacee che fanno ricorso comunque ad aria e nutrimenti del terreno per sopravvivere ma la loro grande adattabilità nelle zone del mondo con pochi elementi nutrizionali le ha portate a fare incetta anche di insetti.
Seppur molto rara nei pressi delle zone boschive ad almeno 100 metri di altezza può essere trovatga una Drosera intermedia, una pianta carnivora dalle dimensioni medio grandi e fiorisce regolarmente durante il periodo estivo, in fiori bianchi in spighe, foglie a spatola.
Questa pianta ha un aspetto particolare, e tende ad “invischiare” gli insetti all’interno delle proprie foglie, che sono ricoperte di una sostanza concepita appositamente.
Si trova prevalentemente nelle zone sopraelevate in Italia corrsispondenti dalle regioni del centro nord, in Emilia-Romagna ed in Toscana.
Non è assolutamente pericolosa per la specie umana quindi se la “incontriamo” non va “distubata” in alcun modo in quanto è un elemento assolutamente utile per l’ecosistema locale.