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Albero di Giada: cosa fare se cadono le foglie

L’Albero di Giada è una delle piante da appartamento e da balcone più comuni anche perchè sono abbastanza riconoscibili esteticamente. Si tratta di particolari piante che hanno avuto un vero e proprio “boom” a partire dal 20° secolo, un successo che è oi perdurato fino agli anni 90, quando poi altre forme di vegetali hanno soppiantato la diffusione di queste piante.

Una cosa però è certa: l’albero di giada continua comunque ad essere molto apprezzata anche a causa di una certa facilità di “conservazione”, trattandosi di una variante vegetale che quasi tutti possono gestire, anche se presenta certi sintomi specifici come ad esempio la perdita di foglie, sintomo che è condizione di malessere per questa forma di vita.

La Crassula Ovata è una pianta abituata al contesto mediterraneo, ma resta ugualmente una pianta succulenta, naturalmente predisposta alla conservazione dell’umidità all’interno delle sue foglie, che presentano un aspetto decisamente “spesso” proprio per questa funzione.

Per questo motivo se l’Albero di Giada perde foglie, allora vuol dire che la pianta stessa ci sta comunicando qualcosa di specifico: nella maggior parte dei casi la causa è la mancanza di acqua, ma al contrario potrebbe anche trattarsi di un’eccessiva presenza di umidità.

Perché l’albero di Giada perde le sue foglie?

Una cosa importante è riuscire a capire lo stato delle foglie che sono cadute perché se questo sono secche, allora il problema è proprio la scarsità di acqua, una condizione comune soprattutto durante la stagione estiva.

Infatti, anche se si tratta di una pianta di origine africana il forte sole “battente” può rendere necessario innaffiarla anche una volta ogni 10 giorni e magari scegliere di posizionarla in condizioni non inerenti alla luce diretta dal sole.

Per fare un esempio, la Crassula Ovata necessita di essere innaffiata solo quando il terreno è effettivamente e un buon test da effettuare in questo caso è quello del “dito” inserire una falange ad almeno 4 cm di profondità perché se quello strato risulta essere asciutto, allora bisogna provvedere immediatamente.

Se le foglie sono invece “gonfie”, allora vuol dire che l’acqua è troppa, o comunque che non sia sufficientemente drenata, condizione che causa anche il malessere delle radici che soffrono i ristagni. Non è infatti un caso che molte coltivazioni fanno ricorso all’utilizzo della ghiaia sul fondo in modo tale da aumentare il potere drenante.

Tuttavia ci sono anche altre particolari condizioni che possono danneggiare le foglie della pianta come ad esempio le temperature troppo ridotte o magari come la presenza di parassiti o di varie infezioni in corso.

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