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Se hai un albero di giada fai attenzione al freddo: ecco le conseguenze

Piante grasse e basse temperature: si tratta di cose che non sono fatte proprio le une per le altre ma scendiamo più nel dettaglio. Il vostro Albero di Giada, conosciuto dai botanici anche con il nome di “Crassula Ovata”, può soffrire parecchio il freddo e le basse temperature dell’autunno inoltrato o ancor peggio dell’inverno. Per questo, con l’arrivo del mese di ottobre, si dovrebbe imparare come preparare questo albero al freddo più intenso in modo da evitargli quello che viene chiamato “shock termico”. Ma prima di tutto cerchiamo di conoscere meglio questa pianta.

L’albero di giada è un albero di piccole dimensioni che è caratterizzato da molteplici tronchi e foglie succulente, ed è un albero molto diffuso all’interno delle abitazioni. Talvolta si può anche trovare scolpito in modo molto simili a dei bonsai considerando anche il fatto che, invecchiando, sviluppano una forte personalità. Inoltre sono piante estremamente facili da coltivare e necessitano di pochissime cure. 

Tornando al discorso precedente, parliamo di shock termico. Con questo termine ci riferiamo a quella situazione in cui la pianta viene esposta ad un cambio repentino di temperatura che di solito va dal caldo al freddo. Tuttavia, ci sono alcune escursioni termiche che sono normali in qualsiasi periodo dell’anno, ma durante l’autunno è ancora più facile che dalle temperature miti si passi all’improvviso al freddo gelido. Questo può comunque avvenire sia tra le temperature diurne e le notturne, sia da un giorno all’altro anche senza un cambio di stagione.

Albero di giada e freddo: che rapporto c’è?

Ma quali sono i rischi, in questo caso? Allora, se subisce uno shock termico, l’albero di giada può reagire con alcuni segnali che spesso e volentieri sono inconfondibili e basta soltanto conoscerli e saperli riconoscere.

Uno di questi segnali è la perdita improvvisa delle foglie che, nell’albero di giada, non dovrebbe mai verificarsi, neanche quando la pianta è esposta alle più basse temperature. Un altro sintomo inconfondibile è il raggrinzirsi o il seccarsi delle sue foglie dato che, in questa situazione, l’albero diventa più debole ed esposto ad altre problematiche fastidiose.

In pratica, bisogna abituare la pianta al freddo ma come possiamo fare? Se avete intenzione di tenere l’albero di giada all’esterno sappiate che la pianta può resistere fino a temperature di 8-10 °C senza soffrire in modo esagerato.

Infatti, capita spesso di vedere la pianta come decorazione di ambienti esterni o di cortili pubblici ma questo è possibile soltanto se la pianta è abituata al freddo. Quindi, se abbiamo tenuto la pianta in casa in autunno, allora dobbiamo iniziare a portarla fuori ma soltanto nelle ore centrali della giornata, per poi estendere gradualmente la sua permanenza all’esterno.

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