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Quanta acqua devi dare alle tue piante d’inverno: la risposta dell’esperto

Apprendiamo fin da piccoli, seppur in modo ovviamente limitato, che anche le piante necessitano di nutrimento, conferito dal sole (nella maggior parte dei casi) e dall’acqua, che naturalmente è presente in natura soprattutto tramite le precipitazione oppure con l’umidità presente nell’atmosfera, ma che in tutti gli altri casi deve essere “aggiunta” a cadenza regolare. In particolare in inverno conoscere quanto acqua bisogna dare alle piante è spesso una domanda non così facile da “decifrare”.

Anche perchè le piante sono tutte molto diverse, adattate a contesti diversi e per questo dalle necessità mai troppo simili tra di loro.

Eppure esistono delle “linee guida” da tenere a mente quando si fa ricorso all’innaffiatura, che molto spesso anche per le piante più resistenti alla siccità è comunque necessaria, seppur a cadenza minore.

Quanta acqua devi dare alle tue piante d’inverno: la risposta dell’esperto

Quanta acqua devi dare alle tue piante d'inverno

Quanta acqua bisogna dare alle piante dipende molto dalla natura della stessa, ma generalizzando il più possibile si può senza dubbio dare qualche consiglio molto “ampio”. Non esiste infatti una regola comune per tutte le piante, essendone semplicemente troppe per categorizzazione e varietà, però è sicuramente possibile utilizzare un po’ di caratteristico buon senso che spesso è sufficiente.

E’ importante verificare soprattutto lo stato del terreno, la tipologia ed il grado di umidità, generalmente bisogna diradare di circa 2/3 la frequenza di irrigazione, magari scegliendo di ridurre anche sensibilmente la quantità e gli orari: le giornate in inverno durano diverse ore di meno in fatto di luce quindi è estremamente importante cercare di innaffiare quando il sole è già sufficientemente alto, o di primo pomeriggio.

Se le piante sono in vaso, bisogna assolutamente evitare i ristagni che sono nocivi ed a volte fatali per alcune piante, in modo particolare se l’acqua utilizzata è molto fredda. Per questo motivo è meglio optare per acqua a temperatura ambiente, come detto in periodi specifici e non bagnando direttamente la pianta ma solo il terreno.

Bisogna valutare anche lo stato del terreno, la maggior parte delle piante che sono abiutate a sopravvivere in contesti climatici rigidi tendono ad essere quasi autosufficienti, quindi a meno che il terreno non presenti un tasso di umidità praticamente non percepibile, non è necessario bagnare, uno dei metodi più importanti quanto semplici è semplicemente utilizzare un dito da inserire nel terreno per verificarne l’umidità in profondità di qualche centimetro.

In molti casi è meglio evitare i sottovasi che possono agevolare i ristagni d’acqua, appena menzionati.

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