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Problemi intestinali: cause, cosa mangiare e come evitarli

L’influenza intestinale è un processo infiammatorio che colpisce il nostro stomaco e l’intestino tenue provocando tutta una serie di disturbi gastrointestinali come la diarrea, la nausea o il vomito, vari crampi addominali, debolezza generale e, occasionalmente, anche la febbre. I problemi intestinali possono essere causati da diversi virus di cui i più comuni sono rotavirus e norovirus.

La gastroenterite virale, ad esempio, è una malattia abbastanza contagiosa perché i virus intestinali si diffondono facilmente tramite il contatto diretto con una persona che ha un’infezione o magari mangiando del cibo contaminato.

Il periodo d’incubazione della gastroenterite virale, comunque, va dai 2 ai 10 giorni, a seconda dell’agente eziologico. Per la maggior parte degli adulti sani, la gastroenterite virale è di breve durata e non ha delle conseguenze. Tuttavia, è molto importante prestare attenzione ai sintomi di disidratazione, specie nei bambini e negli anziani, dato che con l’influenza intestinale può verificarsi un’eccessiva perdita di liquidi.

Ad ogni modo possiamo chiarire un attimo il tutto dicendo che l’influenza vera e propria si distingue dalla gastroenterite virale per via di tre segni inconfondibili quali l’esordio brusco; la febbre che raggiunge la temperatura di 38°C e la presenza di sintomi generali e respiratori, fra cui anche la tosse secca.

Cosa mangiare in caso di influenza intestinale?

Quando si ha l’influenza intestinale vediamo che si verifica anche un’infiammazione dello stomaco e in toto anche di tutto l’intestino. Tutto ciò li rende più sensibili a degli alimenti, il che può peggiorare i vari sintomi e una volta che si riescono a tollerare dei piccoli sorsi di liquidi, sarebbe possibile iniziare a introdurre dei cibi leggeri, quali il brodo di pollo.

E’ vero che il cibo può magari sembrare poco appetitoso se si ha l’influenza intestinale, ma reintegrare le sostanze nutritive è davvero qualcosa di essenziale: scegliere alimenti e liquidi giusti può contribuire a calmare la nausea e ad accelerare la guarigione. Si potrebbe quindi optare per alimenti facilmente digeribili che non affaticano il sistema digestivo e che possono contribuire a trattare la diarrea.

Infine possiamo dire che nel momento in cui ci si sente pronti per tornare ad ingerire degli alimenti solidi, sarebbe meglio iniziare con delle piccole porzioni di cibo insipido, che sia facilmente digeribile ma pur sempre appetitoso, almeno fino a che il proprio sistema digestivo non ritorna ad una condizione di normalità.

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