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Orchidea e termosifoni: attenzione, ecco cosa può accadere

Le piante d’appartamento, ormai considerate un elemento imprescindibile nelle nostre dimore, si trovano spesso a fronteggiare una sfida durante la stagione invernale: l’accensione dei termosifoni. Se per noi il tepore diffuso da questi apparecchi è gradito, per le piante non è sempre altrettanto benefico.

L’eccesso di calore può provocare l’annerimento delle foglie, pertanto è consigliabile posizionarle lontane e sollevate leggermente dal pavimento. Inoltre, è importante considerare il freddo, poiché sbalzi termici tra l’ambiente e il suolo potrebbero compromettere la salute delle radici.

Quanto alle piante di dimensioni ridotte, non esiste una regola fissa, poiché le esigenze variano in base alla tipologia. Mentre l’orchidea apprezza il calore, piante grasse e begonie, al contrario, non riescono a prosperare in un ambiente eccessivamente secco.

Se abbiamo scelto di posizionarle vicino alla finestra, il rischio di esposizione al freddo invernale diventa inevitabile quando apriamo la finestra per aerare la casa. In alternativa, durante la ventilazione della casa, è preferibile spostare le piante in una posizione della stanza non esposta direttamente all’aria fredda.

Nel caso di piccoli spifferi alla finestra, utilizzare paraspifferi può contribuire a mantenerci più caldi e a proteggere le piante, prevenendo la dispersione del calore e impedendo che le piante si “ammalino” a causa del freddo.

Quanto all’irrigazione delle piante, quando i termosifoni sono accesi, l’aria tende a seccarsi, influenzando anche la terra nei vasi. Per determinare la quantità d’acqua necessaria, è consigliabile toccare la terra nei vasi: se è chiara e polverosa, è giunto il momento di innaffiare.

Considerando che le foglie risentono del calore dei termosifoni, è consigliabile nebulizzare le foglie almeno tre volte a settimana con acqua non troppo fredda per evitare uno shock termico. Questa pratica è valida per la maggior parte delle piante, ad eccezione di quelle grasse.

Spesso posizioniamo la nostra orchidea sui davanzali interni delle finestre per permetterle di beneficiare della luce indiretta proveniente dall’esterno. Tuttavia, in molte case, i termosifoni sono situati proprio sotto questi davanzali.

Orchidea e termosifoni: attenzione, ecco cosa può accadere

Quando i termosifoni sono accesi, le temperature aumentano notevolmente e il davanzale può diventare quasi incandescente! Nonostante l’orchidea ami le temperature medio-alte, essendo di origini tropicali, non tollera il calore intenso artificiale, potendo causare l’abbassamento, il seccarsi o addirittura la caduta delle foglie.

Infine, uno dei rischi principali è lo shock termico. Se il termosifone viene acceso e spento frequentemente, le variazioni di temperatura possono stressare l’orchidea, causando la caduta rapida delle foglie.

Per prevenire questi pericoli, durante l’autunno, periodo di riposo vegetativo per l’orchidea, è consigliabile mantenerla a una distanza di almeno un metro o un metro e mezzo dai termosifoni. Evitare temperature troppo elevate e assicurarsi di arieggiare adeguatamente la stanza. Per quanto riguarda l’innaffiatura, durante il periodo di riposo vegetativo, l’orchidea richiede meno acqua, ma il substrato deve rimanere leggermente umido. Controllare regolarmente e innaffiare solo se necessario per evitare danni alle radici.

Per contrastare la secchezza dell’aria, è consigliabile utilizzare un deumidificatore da termosifone, riempiendolo d’acqua e appesantendolo all’elettrodomestico.

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