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“Non mangiare questo tonno in scatola!”: attenzione, ecco perchè

Il pesce in scatola costituisce da ben oltre mezzo secolo una delle metodologie più impiegate e una di quelle più comode nell’ambito moderno, dato che questo alimento tende a degradarsi quando è fresco e quindi si degrada ancor di più quando non è opportunamente conservato.

Il tonno in scatola, in modo particolare, costituisce all’incirca il 70% di tutte le tipologie dei prodotti ittici in scatola dato che si tratta di quello tradizionalmente più a buon mercato se prendiamo in considerazione tutte le varianti e le tipologie più utili e versatili. Ma quando sarebbe meglio non consumare il tonno in scatola?

Ma come si può scegliere quello perfettamente adatto all’alimentazione più “sicura”? Ecco, quindi, alcune informazioni di semplice comprensione che possono esserci notevolmente d’aiuto per evitare il tonno meno sano fra tutti.

E’ doveroso precisare, comunque, che non tutte le scatolette di tonno sono uguali tra di loro come facilmente prevedibile ed intuibile dato che si tratta di qualcosa che per forza di cose è piuttosto differenziato nell’applicazione e nell’utilizzo stesso.

Non mangiare questa scatoletta di tonno: ecco perché

Il tonno presente negli scaffali del supermercato ha dei costi e dei tagli anche piuttosto diversi, ma generalmente si può sempre considerare un alimento piuttosto sicuro se viene assunto responsabilmente.

Diciamo innanzitutto che il tonno in scatola non è assolutamente adatto al consumo giornaliero per due ragioni: per la presenza di sodio sotto forma di sale, che risulta essere dannoso per l’organismo se in quantità troppo eccessive come anche per la presenza di metilmercurio che non viene indotto alla struttura stessa del pesce in questione.

Ad ogni modo è sempre importante distinguere il tonno in scatola evitando il consumo di quello che proviene da attività di pesca completamente indiscriminata. Un’altra cosa importante è anche quella di valutare la presenza di sodio (ovvero di sale) sulla confezione ricordandosi di scegliere uno non troppo carico.

A tal proposito diciamo che, quando possibile, è sempre meglio scegliere il tonno in vetro, dato che permette di verificarne al meglio la struttura, che deve essere se possibile, molto più compatta di uno “sfatto” che può testimoniare inoltre delle parti molto meno nobili del tonno utilizzato.

Infine vi diciamo di considerare l’olio utilizzato perché se quello presente è l’olio d’oliva allora si può stare assolutamente tranquilli, mentre sappiamo che la sua variante al naturale è senz’altro la più sicura e la più leggera.

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