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Non buttare le bucce di banana: ecco usarle come detersivo per ottenere fantastici risultati

Da sempre la frutta comune ha trovato un enorme spazio “culturale” nell’ambito generale dell’alimentazione umana fin dagli albori, ma moltissime sono naturalmente disposte ad essere “munita” di una buccia, ossia di una parte esterna che non sempre viene considerata “utile” in ambito alimentare. E’ il caso delle bucce di banana, anche impiegate come simbolo di “gag” ma che possono rivelarsi preziose per vari utilizzi, anche come detersivo.

Anche se all’apparenza inutili, anche le bucce di banana possono rientrare nell’ambiente di profondo “riciclo” che da tempo è più di un trend ma che configura una vera e propria necessità anche per l’ambiente.

Come possono essere impiegate come detersivo, apparenti “scarti” come le bucce di banana?

Non buttare le bucce di banana: ecco usarle come detersivo per ottenere fantastici risultati

La banana tradizionale, quella che acquistiamo al supermercato è il frutto di vari incroci e selezioni ottenuti in ambiti relativamente recenti, in quanto fino al Cinquecento questo frutto anche nella sua variante selvatica era sconosciuta in Europa, probabilmente introdotta dagli arabi e dai portoghesi.

Oggi non è più considerato un alimento “straniero” anche se viene regolarmente importato in quanto cresce molto bene esclusivamente nelle aree tropicali, come quelle dell’Africa subsahariane e nel sud America. La buccia che permette anche di capire il livello di maturazione del frutto, passando dal verde al giallo fino al marrone, ha una funzione estremamente importatne, perchè è molto protettiva infatti è una delle più spesse della frutta comune.

Ricca di fibre, di amidi e di zuccheri, la bucca di banana viene impiegata da sempre come un ottimo fertilizzante racchiudendo addirittura più elementi del frutto stesso in alcuni casi: ed è un elemento di assoluta importanza anche nelle “mura domestiche”.

Infatti può essere utilizzata in vari modi, in primo luogo come “attrezzo” per pulire le scarpe, ma anche superfici in pelle o similpelle, quindi divani, borse e portafogli che sono oramai rovinati ed “opacizzati” o semplicemente sporchi.

E’ sufficiente utilizzare la parte interna, quella a contatto con il frutto, da sfregare con una buona energia sulla pelle, in questo modo, con un po’ di olio di gomito sarà possibile far ritornare alla brillantezza oggetti oramai usurati.

La stessa parte può essere utilizzata anche per lenire le ferite, le infiammazioni e le punture di insetti, non sfregandola ma lasciandola per almeno una decina di minuti sulla zona: questa provvederà a ridurre la sensibilità e far stare meglio quasi subito la parte fastidiosa della pelle.

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