Incredibile, ecco quanto vale la banconota da 3 euro: lo sapevi?

L’euro fa oramai da tanto tempo parte delle nostre vite, configurandosi come la valuta che in campo europeo è riuscito ad uniformare le proprietà economiche di varie decine di nazioni che un tempo si configuravano divise proprio da quest’ambito, ed anche l’Italia, essendo una realtà che identifica una nazione tra le “fondatrici” dell’Unione Europea ha iniziato a sviluppare ed utilizzare monete e banconote del nuovo corso dal 2002. Ma quanto vale una decisamente particolare banconota da 3 euro?

Simbolicamente la BCE, ossia la Banca Centrale Europea non ha mai concepito questa forma di taglio monetario.

Che tuttavia, esiste nel nostro paese, emissioni che alcuni anni prima dell’arrivo dell’euro. Ma quanto valgono oggi queste emissioni particolari?

Hai trovato la banconota da 3 euro? Ecco quanto vale oggi

La BCE ha iniziato a “dare il via” alla produzione di banconote e monete attraverso modelli dalla fine degli anni 90, ma diverse nazioni come l’Italia hanno scelto di ritardare la produzione delle nuove emissioni.

Diverse condizioni hanno portato una forma di emissioni “di prova” per abituare la popolazione alla nuova monete, e la banconota da 3 euro, di fatto una forma di buono sviluppato nel periodo 1997/1998 ha fatto parte del progretto “circolazione monetaria” nei Comuni di Fiesole e Pontassieve, entrambi in provincia di Firenze.

Si tratta quindi di buoni, realizzati non in carta filigranata che avevano esattamente lo scopo di abituare popolazione locale e turisti alla nuova moneta: tra questi due anni infatti è stato individuabile concepire l’utilizzo associato alle lire tradizionali, ed oggi molti di questi esemplari “mai spesi” identificano qualcosa di abbastanza unico nell’ambito collezionistico.

La “valuta” da 3 euro corrispondeva più o meno a 6 mila delle vecchie lire, nonostante la “non valenza” di denaro effettivo, questi oggetti erano comunque accettati da diversi negozi e considerati comunque una forma economica da diverse banche convenzionate. Inclusi dettagli da banconota “vera” come il numero di serie, questi buoni da 3 euro hanno fatto parte della campagna “Ecco l’Euro” omonima.

Oggi quanto valgono? Decisamente interessante ma non elevatissimo il “costo” collezionistico, che si aggira da pochi euro fino a circa 20 euro se in condizioni davvero eccellenti.

Resta un “pezzo di storia” abbastanza raro da trovare anche perchè questo taglio da 3 euro è stato impiegato naturalmente solo nei comuni in provincia di Firenze come detto, e sono divenute anche oggetti da souvenir. E’ bene ricordare che la loro produzione era comunque stata concepita dal Poligrafico e Zecca di stato di Roma.

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