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Gelsomino, ecco come piantarlo per avere dei fiori perfetti

Il genere Jasminum, meglio noto con il nome di gelsomino, appartiene alla famiglia delle Oleaceae e comprende tutte quelle piante rampicanti sempreverdi a fioritura invernale e primaverile che hanno un portamento abbastanza arbustivo ed è anche molto apprezzato sia come pianta da appartamento che come normale pianta da esterno.

I suoi fiori, profumati in quasi tutte le specie esistenti, sono riuniti in infiorescenze e assumono una colorazione che varia dal giallo, al bianco, arrivando fino al rosa. Durante la stagione primaverile, per avere una ricca fioritura del gelsomino primaverile-estivo, però, c’’è un fortissimo bisogno di alcune cure specifiche.

Una varietà di questa bellissima pianta ha delle foglie caduche e un portamento arbustivo rampicante, con dei tipici fiori bianchi e profumati tipici dei mesi estivi ma c’è un’altra variante che fiorisce in primavera e che ci dona dei fiori gialli, grandi fino a 5 cm ma senza alcun profumo. 

Abbiamo anche un ulteriore versione tipica delle regioni a clima temperato-caldo che può raggiungere l’altezza di sei metri. Questa specie è caratterizzata da fiori molto profumati riuniti in infiorescenze apicali che sbocciano nel periodo risalente alla fine della primavera arrivando fino all’autunno inoltrato.

Ma come si deve piantare il gelsomino per godere di fiori perfetti?

Un pratica importante per il benessere dei suoi fiori è quella di legare i fusti orientandoli a ventaglio sul supporto in modo che siano esposti il più possibile alla luce naturale del sole. Da questo momento, e per tutto il periodo estivo, in realtà, bisognerebbe prestare attenzione alle annaffiature che devono essere regolari in quanto il terreno deve rimanere costantemente umido.

Occorre anche concimare almeno ogni due settimane, fino al mese di settembre, diluendo il concime nell’acqua delle varie annaffiature. Un consiglio che possiamo darvi in tal senso sarebbe quello di diminuire leggermente le dosi rispetto a quanto viene in realtà riportato sulla confezione.

Utilizzare un concime che, oltre a contenere l’azoto, il fosforo e il potassio, contenga i microelementi fondamentali come il ferro, il rame, il manganese, il boro e lo zinco, tutti estremamente importanti per una corretta crescita della pianta.

Attenzione, però, alla presenza degli afidi, ovvero dei piccoli insetti mobili di colore bianco-verdastro perché questi, mentre succhiano la linfa, emettono un liquido zuccherino che cade sulle foglie e sui fusti, divenendo un terreno di coltura di numerosi funghi, specie “fumaggini”.

La melata poi attira anche altre tipologie di insetti, come ad esempio le formiche che salgono sulle piante. Per eseguire una lotta naturale, bisognerebbe utilizzare prodotti ecologici come l’olio di Neem, dall’odore sgradito soprattutto agli insetti e ai parassiti per cui diminuire 4 gocce di questo olio in un litro d’acqua, ripetendo il trattamento ogni 15 giorni, potrebbe essere di grandissimo aiuto

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