Il mondo del collezionismo sta assumendo un’importanza sempre più grande, specialmente in questi ultimi anni. Grazie all’esplosione delle bacheche di vari annunci postati su internet, infatti, i venditori stanno aumentando notevolmente a dismisura e, di conseguenza, anche tutti i compratori e gli appassionati del mestiere.
Ad andare per la maggiore continuano ad essere sicuramente le monete rare e i francobolli, ma occhio anche ai mercati più nuovi. Per fare un esempio più concreto possiamo citare le figurine, le action figures, i vinili, così come gli antichi oggetti d’arredo, i giradischi o le macchine da scrivere. Tornando a parlare dei francobolli rari, ce n’è però uno italiano che vale davvero una cifra da capogiro e si parla di oltre 2 milioni di euro, per cui prestate bene attenzione.
Sul mercato c’è un francobollo italiano che è davvero molto raro ma che a tempo stesso vale una grandissima fortuna. Basti pensare, infatti, che i collezionisti sono addirittura disposti a spendere fino alla cifra di 2 milioni di euro per portarselo a casa, per farvi capire quanto questo risulta essere completamente introvabile in giro e quanto avercelo in casa rappresenti una svolta per la propria vita.
Francobollo raro che vale 12 mila euro: di quale si tratta?
Stiamo parlando del famoso francobollo Gronchi Rosa, un meraviglioso reperto storico che è nato, in realtà, per puro errore di progettazione. Questo pezzo venne stampato nell’anno 1961 per via del viaggio del presidente di quel tempo, Giovanni Gronchi, in tre paesi dell’America del Sud quali l’Argentina, l’Uruguay ed il Perù. Questo francobollo assume un valore di 205 lire e venne dedicato proprio a questo specifico viaggio.
Per riconoscerlo fra i tanti non serve altro che notare il colore rosa di ben tre sfumature differenti, con i più scuri che rappresentavano il Perù e l’Italia. Si tratta di un foglio commemorativo che venne presentato dall’ambasciatore del Perù che si accorse immediatamente di quell’errore commesso che ha poi reso il Gronchi Rosa così tanto ricercato. Ma di che cosa si tratta?
L’artista ricevette infatti un atlante abbastanza datato, che lo portò a sbagliare tutti i confini tra Perù ed Ecuador e infatti si faceva riferimento ai confini pre guerra degli anni 1941-42 con l’Ecuador.
In seguito a tale conflitto, il Perù riuscì però ad annettere un territorio nel bacino del Rio delle Amazzoni, anche se la conquista non venne mai mostrata nel francobollo. Sebbene venne comunque ritirato subito, questo francobollo in questione girò sul mercato con certi tipi di pezzi che ancora oggi sono disponibili.
