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Fertilizzanti chimici dannosi: ecco le marche che fanno male

Quando decidiamo di prendere una pianta dobbiamo considerare anche i fertilizzanti da utilizzare che non devono essere dannosi per il nostro organismo. Soprattutto in questo periodo tali prodotti insieme ai pesticidi sono nel pieno del loro successo. Le associazioni hanno però allertato l’aumento di questi utilizzi per aumentare la produzione. Alcune indagini hanno rivelato che c’è stata una forte crescita di questi utilizzi, fino a raggiungere i 309 miliardi di dollari entro il 2025.

Fertilizzanti chimici dannosi: ecco le marche che fanno male

Nonostante questa espansione, l’obiettivo globale è quello di andare fortemente a ridurre l’uso e gli impatti negativi della chimica agricola, in modo tale da andare a preservare la nostra salute ma anche la qualità del suolo, ma ciò sembra ancora non possibile. Questo perché come abbiamo detto prima, questi tipi di alimenti vengono usati spesso e quindi la domanda cresce e si usano fertilizzanti appunto per aumentare le quantità diminuendo il tempo di crescita. Ma è necessario trovare pratiche sono sostenibili anche per l’ambiente, in modo tale da non distruggerlo.

È dunque importante adottare un approccio migliore per le esigenze alimentali per tutta la popolazione che sta crescendo, ma che comunque vuole preservare l’ambiente. 

La sicurezza alimentare è fondamentale, bisogna garantire che il cibo sia veramente nutriente, questi sono dei veri e propri obiettivi, anche se le varie ricerche hanno dimostrano che l’utilizzo diffuso di 

pesticidi e fertilizzanti presenta sfide rilevanti. Anche se da una parte apporta benefici essenziali ai nostri alimenti, bisogna considerare anche gli effetti negativi di tali composti, generando appunto impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana.

L’uso di pesticidi è associato a circa 385 milioni di casi di avvelenamento non intenzionale e causano circa 11.000 morti ogni anno. Quindi gli effetti negativi sono risultano essere solo per l’uomo ma anche per l’intero ecosistema, andando a influenzare negativamente le api, i nemici naturali dei parassiti, le popolazioni di uccelli ma anche gli organismi acquatici e ciò va a provocare una perdita significativa di biodiversità.

Per quanto riguarda i fertilizzanti invece, vengono utilizzati eccessivamente e ciò porta ad una perdita di nutrienti, andando anche a contaminare le risorse idriche destinate al consumo umano e anche ad eutrofizzare i sistemi d’acqua dolce e delle zone costiere. Alcuni fertilizzanti inoltre sono addirittura rischiosi per la salute umana dato che derivano da uno stoccaggio non sicuro. 

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