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Come resuscitare un’orchidea: ecco il consiglio del giardiniere

Spessi si pensa alle orchidee come dei fiori estremamente delicati che hanno bisogno di un’attenzione continua e possiamo dire, in parte, questo è vero ma d’altro canto si tratta di una pianta molto forte e abbastanza resistente. L’orchidea qualche volta si potrebbe anche ammalare tanto da far pensare che non ci sia più niente da fare per lei ma è proprio in questi casi, al posto di buttarla ecco come salvare e come far riprendere un’orchidea morente senza fiori.

L’orchidea è un fiore che somiglia molto ad una modella pronta per una sfilata e questo è certamente dovuto alla sua bellezza, capace di valorizzare qualsiasi punto dell’abitazione. Tuttavia, sappiamo che la fretta e la distrazione potrebbero procurarle qualche fastidio per cui è normale che perda i fiori, che appassisce e che muoia per colpa di questi errori.

La pianta muore soltanto se i suoi fiori sono caduti e se le sue foglie sono diventate secche e questo di certo non è un bello spettacolo ma se invece se della pianta resta almeno una foglia ancora verde, non dobbiamo per forza buttarla, perché non è ancora morta e forse con un po’ d’attenzione si riesce a recuperare tutto.

Quando della nostra amata pianta non resta che una o due foglie, sarebbe meglio intervenire subito per salvarla. Ad ogni modo è vero che il fatto che l’orchidea in alcuni periodi dell’anno possa perdere i fiori è un fatto normale ma non lo è se oltre a questi si seccano anche tutte le sue foglie.

Orchidea: come si può fare resuscitare? Ecco il consiglio del giardiniere

Il primo passo per recuperare una pianta d’orchidea è quello di liberarla dal vaso togliendo il terriccio. A questo punto andiamo a dare una controllata alle radici aeree, che dovrebbero essere morte anche se non tutte; con l’ausilio di un paio di forbici ben disinfettate possiamo continuare tagliando tutto quello che resta delle radici morte e delle parti più secche, lasciando quelle ancora viventi. 

Dopo aver fatto tutto ciò si deve prendere un bicchiere di vetro trasparente, in cui verranno versati 4 parti d’acqua e 1 di acqua ossigenata che serve per garantire un ambiente senza minacce per la pianta, oltre ad accelerare la nascita delle radici stesse. La cosa importante, però, è che l’acqua deve coprire soltanto le radici senza mai toccare le foglie, altrimenti marciscono.

Una volta lasciata così la piantina in acqua per 40 giorni circa, avremo modo di vedere come le radici si siano riprese e forse ne stanno magari nascendo altre nuove. In seguito non resta che sistemare l’orchidea all’interno del vaso mettendo del terriccio al fondo e poi adagiando la piantina, portando il livello del terriccio appena sotto le sue foglie.

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