Cerca
Close this search box.

Come moltiplicare le ortensie: ecco il trucco del giardiniere

Tra i primi “passi” nell’ambito del giardinaggio, risulta essere assolutamente indispensabile comprendere dal punto di vista pratico il concetto di replicazione delle piante già esistente che in molti casi fa ricorso alla diffusione di semi, concetto che moltissime piante hanno raffinato con l’evoluzione in metodi anche molto ingegnosi. Discorso mantenuto anche per le ortensie, tra le più famose e riconoscibili piante da fiore che mantengono un comportamento arbustivo che però possono essere moltiplicate anche in altri modi.

Pianta “verace”, comune, ma non per questo meno affascinante ed appagante dal punto di vista estetico, può essere infatti un ottimo “banco di prova” per la replicazione controllata, che non è così difficile.

Un sistema prevede l’utilizzo della talea, per la replicazione rapida e che permette di ottenere una pianta molto simile a quella originale.

Come moltiplicare le ortensie: ecco il trucco del giardiniere

L’ortensia è una pianta molto diffusa, nei giardini e nelle siepi, ed è molto resistente alle condizoni di habitat inerenti il contesto mediterraneo. Fanno parte del gruppo delle ortensie numerose sotto tipologie quasi tutte riconoscibili per la tendenza a sviluppare foglie ed arbusti oltre che infioriscenze dalla forma tondeggiante di vari colori.

La talea permette, sostanzialmente, di far crescere una nuova pianta da un arbusto, o da un pezzo ricavato da una precedente, seguendo un sistema specifico.

L’ambito estrmeamente rustico esteticamente interessante della talea la rende una ottima tipologia di pianta per testare la talea, e la moltiplicazione della stessa anche se è bene rispettare le tempistiche di crescita: anche l’ortensia necessita di essere moltiplicata dopo la fioritura, condizione possibile dalla fine dell’estate o l’inizio dell’autunno.

Meglio scegliere getti, quindi rami che non hanno fiorito o che hanno perso la loro fioritura, magari un ramo sufficientemente giovane, che è rimasto all’ombra o in mezz’ombra. Il ramo dovrebbe avere almeno un paio di nodi, ed il taglio dovrebbe essere concepito in obliquo, circa a 45 gradi, utilizzando delle cesoie affilate e disinfettate, al fine di ricavare un ramo di una decina di centimetri almeno di lunghezza.

Bisogna poi rimuovere eventuali foglie dalla superficie che andrà interrata in una soluzione dal terreno drenante magari con una percentuale di torba o sabbia, così da evitare il marciume delle radici. Dopo aver interrato il ramo da radicare, bisogna tenere il terreno sempre leggermente umido ma non troppo, ed in un luogo bel illuminato ma non sotto la luce diretta del sole.

La pianta necessiterà di alcune settimane per radicare, e dopo circa 6 mesi, aumentando sensibilmente le innaffiature potremo ottenere una nuova pianta.

POTREBBE INTERESSARTI