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Come moltiplicare la Echeveria: ecco il trucco del giardiniere

Da sempre considerata una pianta estremamente interessante sia nella forma che nella natura, l’Echeveria deve il proprio nome ad un artista messicano, vissuto nella fase finale del Settecento, noto per la propria passione nella botanica. Risulta essere questa una pianta succulenta, definita pianta “grassa” dalla natura e forma molto particolare che è possibile anche moltiplicare con un trucco conosciuto dai giardinieri.

Come altre piante anche la Echeveria ha una forma di natura tipica di pianta grassa e può essere moltiplicata addirittura partendo da una foglia.

Condizione che rende questa pianta abituata ai climi aridi, particolarmente antica e prolifica anche al di fuori della cattività adatta a tutte le stagioni.

Come moltiplicare la Echeveria: ecco il trucco del giardiniere

Di origine americana, si trova sia nella parte settentrionale che quella centrale, nell’America latina e quella centrale si trova la maggior diversità delle piante grasse della famiglia delle Crassulacee, che identifica anche la Echeveria, definita la pianta geometrica del lotto, data la natura circolare e fortemente precisa delle foglie che tendono a disporsi in natura anche sopra altre piante.

Sono infatti spesso piante dal comportamento epifita ossia che tende a fare ricorso ad altre piante principalemente come “supporto” e non come sostentamento (non sono piante parassite) ma crescono bene anche in maniera indipendente, anche se necessitano di luce in quantità.

Moltiplicare una pianta di questo tipo è sorprendentemente efficace e relativamente semplice.

La Echeveria infatti ha tutte le caratteristiche di una pianta durevole, in grado di resistere anche ad avverse condizioni climatiche (resiste bene anche diverse settimane senza essere innaffiata), e sviluppa la propria forma di “Ordine estetico” prevalentemente per offire una copertura dei raggi solari importante ed omogenea.

Esistono vari modi per replicarla, uno fatto in casa prevede l’utilizzo di una foglia sufficientemente grande, prelevata da una sezione media non troppo esterna o centrale della pianta adulta. Dopo averla delicatamente estratta, la foglia in questione in un ambiente abbastanza asciutto per 3-4 giorni in modo da far seccare la parte che era attaccata alla pianta.

Dopodichè sarà sufficiente utilizzare un vasetto colmo di terriccio, con alla base un ammontare di sabbia o sassolini così da migliorare il drenaggio (il vaso dovrà essere ovviamente forato sul fondo) per interrare la foglia ( o le foglie ) mantenendo la parte “tagliata” verso il basso, mantenendo il terriccio sempre leggermente umido e tenendola in un luogo ben soleggiato.

Dopo qualche settimana la foglia avrà messo radici e la stessa tenderà a seccarsi. Quando i germogli saranno abbastanza robusti, bisognerà rinvasarli in un vaso più grande.

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