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Come mangiare l’avocado: ecco il trucco dell’esperto di salute e benessere

Tra le forme di frutta maggiormente legate al benessere generale, nonchè apparente elemento immancabile anche per le diete con nessuna forma di contenuto di prodotti concepiti dagli animali, essendo un elemento molto ricco di nutrienti che sono abbondanti in questo frutto, che è ovviamente l’avocado, che da una provenienza spiccatamente americana, da oramai tempo è possibile trovarlo anche nelle nostre forme di supermercato. Come mangiare l’avocado costituisce qualcosa di non banale come concetto, sia come idee ma anche nei metodi di ricette.

E’ un frutto sorprendentemente (per chi non lo conosce) duttile ed impiegabile anche al di fuori del contesto di frutta.

Ma come mangiare l’avocado può essere anche un concetto da scoprire in modo concettuale.

Sai come mangiare l’avocado? Ecco qualche consiglio utile

Come mangiare l'avocado

Frutto che viene generato da questa particolare pianta omonima, di provenienza Americana (i più grandi produttori restano le nazioni del continente, ma anche in Europa ha iniziato a diffondersi una discreta disponibilità legata soprattutto a contesti mediterranei) essendo una forma di vegetale che vive e cresce soprattutto nei contesti caldi e mediamente umidi.

Povero di grassi ma molto calorico ed energetico, è stato considerato al centro di varie leggende come ad esempio in merito alla sua capacità afrodisiaca (condizione non testimoniata da fatti concreti), ma anche per l’eccellente contenuto di folati, grassi “buoni” come omega 3 ma anche sali minerali in quantità. Inoltre la sua condizione duttile può essere un ottimo sostituto come condimento ad esempio nelle diete vegetariane e vegane.

Ma come si può mangiare l’avocado?

E’ quasi sempre conveniente consumarlo crudo, in quanto la sua costituzione tende a farlo deteriorare molto rapidamente se viene concepito in una forma effettiva, diffusissimo è l’avocado toast, assieme ad un uovo in camicia e pane, ma anche in qualsiasi forma di preparazione di insalata, in quanto la sua tipica consistenza e sapore può “pareggiare” l’acidità di alcuni ortaggi come i pomodori.

Ma è anche facilmente abbinabile con prodotti ittici come il salmone, consumato con sale e limone, oppure associato ad uno yogurt o kefir, che sono prodotti fermentati.

E’ opportuno selezionare anche bene il frutto, che deve presentare una buccia ruvida e non molle altrimenti la maturazione è eccessiva, per togliere il grosso nocciolo possiamo piantare la lama di un coltello al suo interno con un po’ di energia e flettere il polso così da staccare il frutto dal nocciolo. Anche il picciolo è un indicatore di maturità, se questo si stacca con facilità, si trova nella maturazione giusta, e l’avocado “giusto” presenta un colore verde sotto il picciolo.

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