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Classifica ufficiale vecchi francobolli: se ne possiedi uno sei ricco

Il collezionismo è sicuramente tra gli hobby esistenti uno tra i più diffusi di tutto il mondo. Il motivo principale di tutto ciò è il piacere nel trovare e nel possedere un certo pezzo raro, ricercato per tanto tempo. La possibilità di trarre un certo guadagno da questa passione è la speranza che moltissime perone portano con sé tutti quelli che si approcciano a questo bel mondo.

Quando si parla di collezioni, proprio in senso largo, tra le tante possibili, quella più famosa per antonomasia riguarda principalmente i francobolli. Il fascino della filatelia, infatti, coinvolte davvero tantissime generazioni e tutti sperano di trovare nascosto in qualche cassetto, magari nelle vecchie lettere, quel particolare bollo dentato che assume grandissimo valore.

I francobolli che assumono un valore maggiore sono senza dubbio i più rari e spesso si tratta di esemplari davvero unici che nel corso degli anni, sono stati venduti all’asta per delle cifre davvero altissime.

Francobolli che valgono di più: ecco quali sono

Gli esperti di filatelia indicano delle caratteristiche che, secondo il loro parere, pare che farebbero aumentare il valore di un francobollo: innanzitutto c’è da precisare che valgono di più quelli viaggiati (ovvero quelli che sono stati usati e timbrati), rispetto a quelli più nuovi.

In seconda battuta l’intero stock può rendere anche molto più di un singolo pezzo, a meno che questo non sia particolarmente raro. I francobolli che hanno il maggior valore in assoluto sono però quelli che hanno degli errori di stampa e altre anomalie tipografiche. Molto preziosi sono anche quelli con una tiratura limitata giusto fino a pochissimi pezzi.

In Italia il caso più famoso e quello più conosciuto da tutti è rappresentato sicuramente al Gronchi Rosa e il suo valore oscilla a seconda di alcuni fattori. Esso può valere dai 900 euro, se in condizioni nuove, fino ad un massimo di 30.000 ma non è quello che vale di più perché il record spetta sicuramente a Error of Colour.

A determinare il valore da capogiro è la sua rarità, l’ottimo stato di conservazione ed anche l’errore di stampa che hanno infatti contribuito a fare raggiungere a questo pezzo un valore d’asta di 1,8 milioni di euro.

Emesso nel 1860 dal Granducato di Toscana in un numero di pezzi piuttosto limitato, il 3 Lire di Toscana Faruk deve la sua preziosa importanza alla sigla IT. Ad oggi sono famosi in particolar modo due esemplari di cui uno è stato venduto per la modica cifra di 500.000 euro. Sempre in quello stesso anno 1860 anche se emesso dal Regno delle Due Sicilie è il francobollo il Trinacria, che è perfino il terzo francobollo italiano più prezioso il cui valore ammonta a 380.000 euro.

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