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Bucaneve, ecco cinque cose che non sapevi

Le forme di fioriture invernali sono tra le più interessanti per moltissimi appassionati di erboristica, giardinaggio e botanica in senso generale (la branca che si occupa dello studio dei vegetali viene chiamata così), e sicuramente soprattutto negli ambiti puramente “elevati” dal territorio come quelli di montagna la specie nota ai più come bucaneve risulta essere tra le forme di fiori più riconoscibili ed estremamente popolari anche in varie storie e tipologie di folkrore diffuso. Il bucaneve è anche un esemplare di fiore tipicamente invernale molto interessante che suscita giustamente la curiosità e l’interesse di molti.

Sono diverse le cose che non molti sanno di questo bel fiore dalla colorazione del bulbo tipicamente candida e generalmente sul bianco acceso, oggi viene considerato qualcosa di estremamente “estetico”.

Le origini culturali di questa pianta tradiscono una funzione decisamente particolare e sviluppata in modo storico nel corso dei secoli.

Bucaneve, ecco cinque cose che non sapevi

bucaneve

Conosciuto come bucaneve, scientificamente Galathus nivalis dal greco antico Gala (bianco) e anthos che significa fiore che da sempre trova enorme peso storico e culturale in particolare tra le culture che affondano le proprie radici in contesti anche di calendario simili ai nostri e suscita curiosità particolari. Ecco alcuni esempi.

Viene chiamato anche stella del mattino in quanto è uno dei primi fiori che effettivamente fiorisce all’inizio dell’attuale anno solare, e grazie a questa tipica forma di fioritura, già le tradizioni celtiche conferivano importanza a questo fiore, legando anche un aspetto legato alla purezza.

Il suo nome è legato anche in qualche modo alla leggenda di Re Artù che tra i suoi cavalieri aveva proprio Sir Galahad, che secondo alcune tradizioni aveva questo nome sia per una questione di purezza e fierezza ma anche perchè indossava una tunica (o una corazza) bianca come il fiore.

E’ considerato anche il fiore che di fatto annuncia la fine dell’inverno in quanto inizia a fiorire costantemente tra febbraio e marzo, e la sua tradizione è anche legata alla cristianità, ad esempio la figura di Eva secondo i racconti biblici risulta essere stata influenzata proprio da questo fiore. Ancora oggi simboleggia Vita e speranza e viene utilizzato nel linguaggio dei fiori per evidenziare un cambiamento.

Tipico fiore invernale, resiste bene anche alle temperature molto al di sotto dello zero, in quanto può effettivamente sopravvivere anche fino a oltre -20 gradi, che in quasi tutti i casi è un limite eccessivo per le altre piante.

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