Cerca
Close this search box.

Allerta busta paga: ecco chi prende meno soldi a Dicembre 2023

Dal mese di luglio 2023 le buste paga dei lavoratori dipendenti sono state un po’ più alte, grazie all’entrata in vigore di un nuovissimo taglio al cuneo fiscale. C’è da dire, però, che non tutti vedranno crescere il proprio stipendio in quanto la riduzione del cuneo interesserà soltanto alcuni redditi. Oltre a questo, trattandosi di contribuzione per i contratti di lavoro dipendente, ci sono alcune tipologie di lavoratori che resteranno completamente fuori dalla sforbiciata che è stata decisa dal governo Meloni.

Le retribuzioni interessate da notevoli aumenti sono quelle che vanno da luglio fino al mese di dicembre 2023: in tutto si parla di 5 mesi di taglio al cuneo perché dopo questo periodo sarà necessario un nuovo rifinanziamento della misura per il prossimo anno 2024, anche se nelle intenzioni del governo è presente tale volontà.

Ma chi riceverà questo aumento di stipendio? E chi, invece, sarà escluso dal taglio al cuneo fiscale? Leggete questo nostro articolo per saperne di più. Intanto vogliamo spiegare per bene che cos’è il cuneo fiscale. Quando, in mese in mese, riceviamo il cedolino paga notiamo che il lordo e il netto che appaiono in busta differiscono notevolmente e infatti su uno stipendio lordo di 1850 euro, il netto può benissimo scendere fino a circa 1300 euro.

Tale differenza tra stipendio lordo e stipendio netto è quello che noi chiamiamo cuneo fiscale. Questo è un peso che si dividono il lavoratore stesso e il suo datore di lavoro: per il primo la quota di cuneo è la differenza che c’è tra la retribuzione lorda e quella netta sul lavoro. Di base c’è da dire che più è bassa la percentuale di cuneo fiscale che è stato applicato e allora più lo stipendio lordo si avvicina a quello netto ed ecco perché il taglio del cuneo fiscale diventa un aumento delle buste paga di alcune categorie di lavoratori.

Chi riceverà meno soldi questo Dicembre?

Allora, accertati i vari beneficiari che, a diversa misura, hanno visto aumentare le retribuzioni dal mese di luglio e lo vedranno anche in quello di dicembre, vediamo adesso chi resterà fuori dalla riduzione fiscale e quindi chi non beneficerà affatto di questi aumenti di stipendi. La norma che ha istituito tale riduzione del cuneo parla di un esonero della quota contributi per l’invalidità, per la vecchiaia e per i superstiti che sono a carico del lavoratore.

Tutti questi contributi sono certamente dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, esclusi però tutti i lavoratori domestici, quelli autonomi o occasionali e quelli dipendenti che siano pubblici o privati e che abbiano dei redditi eccedenti i 35mila euro l’anno.

POTREBBE INTERESSARTI