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Usare L’aglio come antibiotico naturale funziona? Ecco cosa dicono gli studi

L’aglio è un alimento che viene usato da secoli come rimedio tradizionale per risolvere disturbi differenti fra di loro e infatti in questo articolo di oggi cercheremo di capire come usare Aglio come antibiotico. Ma lo sapete che questo è anche un ingrediente alimentare che viene classificato anche come afrodisiaco?

Le sue proprietà derivano da una combinazione di diverse sostanze biologicamente attive e tutti i composti in esso contenuti si influenzano a vicenda andando a determinare effetti diversi. Quel che sappiamo, infatti, è che l’aglio è stato spesso impiegato per trattare infezioni, ferite, diarrea, reumatismi, diabete ed anche molti altri disturbi.

Le sue attività antibiotiche sono state notate nel 1858 da Luis Pasteur, ma comunque fu nel 1944 che ebbero l’idea di isolare e studiare l’allicina, un grande meccanismo di difesa dell’aglio che agisce contro parassiti e infezioni. L’attività antibiotica di questo alimento si rivela essere molto utile durante la prima guerra mondiale, quando i medici trattarono con del succo di aglio ogni tipo di ferita infetta dei soldati.

Aglio come antibiotico: sappiamone di più

Una nuova prospettiva per questo bulbo nacque però alla fine degli anni cinquanta del 900, nel momento in cui si diffuse ancora di più la produzione industriale degli antibiotici e soprattutto della penicillina così come delle tetracicline.

In seguito all’estrazione degli antibiotici, infatti, sappiamo che i letti di fermentazione venivano usati anche nell’alimentazione degli animali, con degli effetti piuttosto evidenti e favorevoli, che non sono giustificati soltanto dal loro contenuto proteico e di vitamine.

Le ricerche in tal senso hanno dimostrato l’importanza nutrizionale di queste modificazioni nel microbioma digestivo e basti pensare che già solo quattro o sei milligrammi di antibiotico per chilo di alimento si sono rivelati sufficienti a dare degli ottimi effetti nutrizionali, facendo sorgere il concetto di ‘antibiotico nutrizionale’.

Ad oggi però, al fine di poter evitare l’insorgenza di antibioticoresistenze, gli antibiotici che vengono utilizzati in terapia non sono più usati nell’alimentazione animale. Questo è stato reso possibile grazie alle conoscenze ottenute dagli studi sulle modificazioni del microbioma che sono state indotte da piccole e continuate dosi di antibiotici e che rendono possibile interpretare gli effetti nutrizionali indotti sull’uomo.

I meccanismi d’azione di questo microbioma digestivo modulato dagli antibiotici alimentari sono parecchi e possono spiegare come le alimentazioni sbilanciate possano essere adeguate per il sostentamento. Le azioni che riguardano quegli ‘antibiotici’, come quelli dell’aglio, fanno riferimento alla fermentazione della fibra nel grosso intestino, con la formazione di varie sostanze nutritive essenziali.

Aglio come antibiotico
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