E’ senza dubbio la matematica una delle principali forme di difficoltà dal punto di vista delle pur numerose materie che ci accompagnano lungo tutto il processo scolastico e rimane il principale ostacolo nell’ambito della comprensibilità da ogni punto di vista: calcoli, numeri, simboli e regole oltreche tipiche domande come “quanto fa”, relativa ad un esercizio sono la “tortura” ma anche uno stimolo fondamentale per milioni di studenti e senza nozioni profonde di questa disciplina sarebbe impossibile avere gran parte della tecnologia, solo per fare un esempio.
Ma è anche una forma di stimolo in periodi successivi a quelli scolastici, è stato dimostrato che la matematica nei suoi esercizi in particolare nell’età adulta riesce a riaccendere un’attività celebrale di livello.
Un esempio è testimoniato da un esercizio come il seguente. quanto fa 44:3×5+12-5?
Quanto fa 44:3×5+12-5? La soluzione la conoscono in pochi
E’ un esercizio che non necessitas una enorme conoscenza della matematica, strutturalmente è “roba” da scuola media o superiore ma proprio per questo comprendere come risolvere questa forma di espressione, una delle prime tipologie apprese proprio a scuola che fanno parte dell’algebra, risulta essere un ostacolo per molti non così banale.
Nell’algebra infatti i segni acqusiscono un significato ed anche delle regole molto diversi rispetto a ciò che eravamo pronti ad apprendere in periodi precedenti: moltissime nozioni restano un po’ bloccate nella nostra infanzia e giovinezza ma per alcuni si tratta di qualcosa da riscoprire solo in parte.
L’espressioni hanno una forma di funzionamento preciso che da la giusta priorità ad ogni operazione e simbologia: si segue di base il concetto di priorità, in questo caso non sono presenti potenze o parentesi quindi si passa direttamente ad eseguire prima moltiplicazioni e divisioni, infine addizioni e sottrazioni, in quest’ordine di priorità, come risulta evidente dal seguente “riepilogo”:
In questo modo il risultato sarà di 220/3×7. Lo sapevi?