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Quando piantare le fave? Ecco la risposta

Vi siete mai chiesti quando sarebbe il periodo ideale per piantare fave? In queste nostre righe ci occupiamo di dare una risposta valida. La fava è un legume conosciuto sin dai tempi più antichi, in cui era coltivata e utilizzata anche come alimento per gli schiavi insieme al farro e fichi, per via delle tante proprietà nutritive.

Ecco quindi una breve guida su come si coltiva la fava nell’orto e si tratta di un ortaggio di semplicissima coltivazione, adatto agli orticoltori principianti e a terreni non proprio ricchi. Le fave si possono possono coltivare tanto al sud quanto al nord Italia: al nord sarebbe meglio piantarle la stagione invernale mentre al sud si seminano anche nella stagione autunnale con il seme che sverna nell’orto.

Riguardo il periodo di semina possiamo dire che le fave si seminano tra i mesi di ottobre e marzo, a seconda del clima, hanno un portamento eretto e raggiungono tranquillamente un metro di altezza, producendo 5-6 baccelli.

Quando si dovrebbero piantare le fave? Ecco la risposta

La fava si deve seminare a file distanti all’incirca 70 cm tra loro mentre sulla fila il seme si interra appena ogni 20 cm. Se questa non emerge in tempo debito ecco che i semi rischiano allora di essere mangiati dagli insetti.

Quel che possiamo dire invece riguardo l’irrigazione delle piante di fava necessitano di acqua durante la fioritura e appena spuntano i primi fiori sarà subito il caso di garantirgli una corretta innaffiatura. Le fave sono delle specie di piante che temono moltissimo la siccità prolungata ma anche i ristagni idrici che provocano parecchio marciume e diverse malattie.

Inoltre, riguardo la coltivazione c’è da dire che dopo la semina oltre al processo di irrigazione si prevedono delle scerbature e delle sarchiature per il controllo delle erbacce insieme a qualche zappettatura per tenere il terreno ben soffice.

Parlando adesso della raccolta delle fave possiamo dire che queste si raccolgono tra i mesi di maggio e giugno, quindi sempre prima che il seme diventi duro, e si possono mangiare anche completamente crude. Ad ogni modo se il seme è troppo maturo sarebbe il caso di sbucciare il legume prima di consumarlo.

Certo è comunque che il momento adatto per la raccolta si può verificare al tatto tramite la presenza dei semi nel baccello. Il seme può comunque essere seccato, adottando le stesse precauzioni che si prendono con la pianta del fagiolo, al fine di evitare le incursioni del tonchio stesso.

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