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Quando è giusto piantare cipolle: ecco il periodo e il terreno adatto

La cipolla è senz’altro uno degli ortaggi maggiormente amati e diffusi in senso ampio del termine ma anche uno di quelli che risultano essere maggiormente presenti, probabilmente assieme all’aglio, tra le varianti “bulbose” degli ortaggi. La famiglia delle piante conosciute come Allium cepa sono consumate soprattutto nella parte che cresce sottoterra, quindi il bulbo e non il fiore, e come sanno bene chi le coltiva per lavoro o per passione, esiste un momento giusto per piantare le cipolle.

Comprenderlo significa prima di tutto capire lo stato di crescita e sviluppo di questo importantissimo ortaggio, ma serve anche per comprensibilmente parlando, capire quando è il momento giusto per attivarsi alla raccolta.

Quando è quindi il momento adatto per piantare le cipolle? Proviamo a scoprirlo con la seguente guida.

Quando è meglio piantare le cipolle? Ecco il momento giusto

piantare cipolle

I bulbi delle cipolle sono stati utilizzati fin da prima dell’era dell’agricoltura di sussistenza, in quanto si sviluppavano allo stato selvatico: oggi viene soprattutto utilizzato il bulbo come condimento ma in maniera così diversificata da diventare un ortaggio vero e proprio, ma sono molte le ricette che vedono la cipolla come “protagonista”

Simile all’aglio, visto che fa parte della stessa famiglia, la cipolla è però diversa per necessità di coltivazione, ambiente e terreno: tutte le cipolle a dispetto della varietà hanno bisogno di un terreno poco compatto e arieggiato, dal PH mediamente non troppo alto, piazzato tra 6-7.

Sufficientemente vangato e zappato, questo deve presentare se possibile tracce di coltivazioni precedenti anche parte di altre piante e coltivaizioni o arricchito di proposito con un concime generico, a seconda del tipo di varietà la semina deve essere sviluppata alcuni mesi prima ad esempio per le varianti estive, è meglio farlo a febbraio, fine estate per quelle invernali se si parte dalla semina, se si usano bulbi già germogliati, la tempistica si accorcia a circa un mese.

In generale la pianta va interrata nei semi o nei bulbi in varie file dalla distanza di 25-30 centimetri tra di loro, lasciando 20 cm  tra una pianta e l’altra.

Non appena la pianta avrà sviluppato un fiore, potrà essere messa a dimora, e quando la parte superiore sarà sufficientemente sviluppata da “piegarsi” il bulbo sarà sufficientemente pronto da essere raccolto.

Fondamentale l’irrigazione che deve essere abbastanza costante ma mai eccessiva, un po’ più frequente nelle prime settimane di crescita e via via un po’ più rare nelle fasi successive.

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