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Quale acqua mettere all’albero di Giada? Ecco la risposta dell’esperto

Una pianta che troviamo molto spesso in casa o come decorazione esterna sui balconi è l’albero di Giada, il quale è abbastanza robusto, ma richiede in ogni caso delle cure particolari. In effetti, si tratta di una pianta che non ha bisogno di moltissime annaffiature, è infatti consigliato lasciare asciugare il terreno prima di annaffiarla di nuovo, così da evitare degli eccessi che potrebbero 

 Inoltre, un buon drenaggio, può aiutare la pianta a mantenere un equilibrio idrico adeguato. Di solito, un controllo visivo è sufficiente a capire se deve essere innaffiata o bisogna aspettare ancora qualche giorno. Fate però attenzione al sovraffollamento delle radici e all’umidità ambientale che può essere altrettanto importante per la salute complessiva della pianta.

Quale acqua mettere all’albero di Giada? Ecco la risposta dell’esperto

L’albero di Giada, comunemente chiamato Crassula Ovata, è così chiamata per le sue foglie e la tonalità verde, che sono simili alla giada. È una pianta originaria dell’Africa meridionale, introdotta in Europa nel XIX secolo, molto amata dagli appassionati di giardinaggio già dai primi anni del ventesimo secolo.

Sebbene sia una pianta succulenta, nota per conservare l’acqua nelle foglie e nel fusto, ha comunque bisogno di un’adeguata idratazione. Durante la primavera e l’estate, periodi di maggiore crescita, è preferibile annaffiarlo abbondantemente ogni due settimane. Tuttavia, durante il resto dell’anno, è meglio ridurre sia la frequenza che la quantità delle annaffiature.

L’albero di Giada è abile nel resistere senza acqua per diverse settimane e non richiede umidità aggiuntiva nel terreno se questo risulta ancora umido. È consigliabile controllare la secchezza del terreno inserendo un dito nel terriccio: se non si avverte umidità, è il momento di annaffiare.

Questa pianta ha sviluppato la capacità di sopravvivere con quantità limitate di acqua, adattandosi a situazioni naturali rare. Troppa irrigazione può essere dannosa, causando il marciume delle radici, una condizione estremamente nociva per l’albero di Giada. Optare per un’irrigazione oculata, evitando il ristagno d’acqua nel terriccio, è fondamentale per garantire la sua salute e longevità.

Con le piante grasse di questo tipo, bisogna far attenzione al calcare, che risulterà evidente nel terriccio di coltivazione. Meglio quindi evitare l’acqua del rubinetto ed utilizzare quella piovana o acqua demineralizzata. Se si vuole invece usare quella del rubinetto, è meglio farla rimanere per una notte nell’innaffiatoio, così il calcare rimarrà sul fondo, dovrete solo fare attenzione a non farlo uscire. 

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