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Potatura perfetta: guida essenziale per ogni tipo di pianta

Con il termine potatura si fa un generico riferimento a delle forme di azioni incentrate soprattutto sulla struttura di un vegetale, per diversificarne ed influenzarne la crescita, ma anche modificare l’aspetto estetico così da corrispondere una migliore efficienza della fruttificazione e quindi anche della produttività. Ma la potatura è anche essenziale per aiutare il vegetale a crescere meglio. Per effettuare una potatura perfetta è essenziale seguire alcune linee guida ma anche utilizzare un buonsenso che non per forza arriva dall’esperienza.

Esperienza che sicuramente aiuta a partire dalla condizione di problematicità che accompagna ogni forma di vegetale, che è diverso dall’altro.

Una piccola guida con diversi consigli ma anche e soprattutto errori comuni da evitare è senz’altro utile: basta leggere le prossime righe per acquisire qualche utile conoscenza.

Potatura perfetta: guida essenziale per ogni tipo di pianta

potatura perfetta

La potatura va considerata come una serie di interventi che devono essere paradossalmente meno aggressivi possibili, incentrati al benessere della pianta e poi in un secondo momento per ottenre un risultato produttivo o anche estetico maggiore.

Seppur ogni pianta nella sua specie ha delle “regole naturali” esistono alcuni consigli basilari.

Bisogna prima di tutto utilizzare sempre strumenti ben affilati e possibilimente disinfettati con una soluzione disinfettante o alcolica, i rami e gli arbusti sono in ogni caso parti sensibili e possono attirare parassiti e microorganismi se sottoposti ad una potatura aggressiva.

Vanno sempre ridotti i rami secchi e oramai non più utili anche per far disperdere le energie dela stessa nella crescita.

Il taglio va sempre sviluppato quanto più possibile non dritto, ma neanche troppo trasversale, circa ad un angolo di 45° in modo che la pianta potrà espandersi, ricrescendo, in una direzione naturale. Ancora più importante risulta tagliare alcuni centimetri al di sopra di un gemma che cresce verso l’esterno, non troppo vicino alla stessa, ma ad almeno 2-3 centimetri, a seconda anche del tipo di pianta, ricordarsi la nozione verso l’esterno, così i rami nuovi non andranno ad intrecciarsi con quelli già presenti.

Tra le stagioni migliori per potare figurano la primavera e l’inverno, in quanto le piante subiscono meno “traumi” dall’ambiente in questa fase.

La potatura deve essere concepita anche come un atto liberatorio verso la pianta per liberarla da arbusti troppo ingombranti che ad esempio non lasciano passare correttamente aria e luce all’interno della stessa. Per le piante giovani vanno rimossi per prima i rami con angoli stretti e quelli che crescono verso il basso.

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