
MANOLO VALDÉS. L’ARTE COME PRETESTO
Testi e foto courtesy Galleria d'Arte Contini
Figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea internazionale, l’artista pluripremiato Manolo Valdés costituisce uno dei più importanti maestri rappresentati dalla Galleria d’Arte Contini. La mostra “Manolo Valdés: l’Arte come Pretesto” intende celebrare la poliedricità dell’artista spagnolo, contraddistintosi per la sua innovativa ricerca espressiva e formale, coniugando citazioni provenienti dalla storia dell’arte.
Riunendo una varietà di lavori, dai dipinti alle sculture, l’esposizione esplora l’universo creativo di Valdés, omaggiando la sua storica carriera. Tra le sue opere più significative, vi sono i suoi iconici ritratti femminili in larga scala, capaci di suscitare un forte impatto emotivo. L’artista, una volta selezionato il soggetto, declina il tema centrale in diverse sfaccettature, sviluppando l’opera in serie, restituendoci un’immagine unica e attuale.



Nella creazione delle sue opere, Valdés dialoga con gli illustri maestri del passato, da Velázquez a Rembrandt, da Picasso a Matisse, indagando e rielaborando in chiave contemporanea i più celebri capolavori della storia dell’arte occidentale. Ne è un esempio lampante la serie “Matisse como Pretexto”, ispirata ai meravigliosi ritratti di donne eseguiti dall’indiscusso maestro francese. Valdés riprende sapientemente la resa matissiana del volto femminile, che appare stilizzato, bidimensionale, dai tratti tribali, raffigurato attraverso linee essenziali, spesse e scure. Seguendo le orme di Matisse, l’artista si avvale anche di colori primari e secondari, vivaci e saturati, applicati uniformemente seguendo forme geometriche innovative e sorprendenti.



Valdés non si limita però alla mera reinterpretazione, bensì dimostra la sua volontà di proseguire e innestare un’immagine nuova a partire da una preesistente, continuando ad aggiungere nuovi strati di significato, accumulandoli e mescolandoli fra loro.


L’artista raggiunge questo obiettivo attraverso alcuni cambiamenti strutturali e formali nelle sue creazioni, a partire dall’ingrandimento della scala dei suoi quadri, ingigantendoli, fino alla selezione e isolamento di una porzione definita del corpo umano, come il volto. Inoltre, Valdés realizza opere originali attraverso il ricorso di stratificazioni, in cui l’artista accosta diversi tessuti e stoffe sulle sue tele, donando tridimensionalità e corposità alla composizione, in armonia con le geometrie essenziali del soggetto raffigurato.
Valdés adopera un linguaggio visivo vitale e vivace, riflettendo la profonda passione per la storia dell’arte e, allo stesso tempo, consolidando il suo ruolo di successore di questa lunga tradizione.


Bio
Manolo Valdés nasce a Valencia, Spagna, nel 1942. Apprendista pittore già all’età di 15 anni, frequenta la San Carlos Academy of Fine Arts di Valencia. Nel 1962 partecipa all’Esposizione Nazionale di Belle Arti, presentando l’opera Barca nella quale già sono evidenti quelli che saranno gli elementi costanti della sua pittura: il tema figurativo e l’uso informale della materia. Valdés attinge molto dal patrimonio artistico spagnolo, in particolare da Velázquez e Picasso, e dall’informale dei suoi predecessori. Raggiunge uno dei primi traguardi della sua carriera nel 1964, con la co-fondazione del gruppo Equipo Crónica, collettivo pioneristico che ha coniugato Pop Art americana ed estetica figurativa del movimento degli anni ’60 Nueva Figuración, evidenziando uno sguardo critico verso la politica spagnola e la storia dell’arte. In seguito a quest’esperienza, protrattasi fino al 1981, inizia a tenere le sue prime mostre personali. Vincitore, tra i tanti, del premio Nacional de Bellas Artes España nel 1985, le sue creazioni sono state oggetto di numerose esibizioni internazionali. Nel 1986 ottiene la Medaglia d’Oro alla Biennale del Festival Internazionale di Arti Plastiche di Baghdad e, a partire dal 1992, l’artista concentra il suo interesse sulla scultura aprendo uno studio più grande a New York. Nel 2003 tiene una importante mostra retrospettiva al Guggenheim di Bilbao a cura di Kosme de Barañano e nel 2006 al Museo Nazionale Reina Sofía, vengono riuniti tutti i suoi lavori degli ultimi venticinque anni. Da menzionare sono le esposizioni al National Art Museum of China di Beijing e allo State Russian Museum di San Pietroburgo, oltre alle mostre delle sue sculture monumentali, esposte a Broadway, al Botanical Garden di New York e a Place Vendôme (Parigi). Le opere di Manolo Valdés si possono trovare in numerose collezioni pubbliche e pri vate tra cui: Metropolitan Museum of Art, Museum of Modern Art, New York; Musée National d’Art Moderne, Centre George Pompidou, Parigi; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, Spagna; Fundaciòn del Museo Guggenheim Bilbao, Spagna; Istituto Valenciano de Arte Moderno, Centre Julio Gonzalez, Valencia, Spagna; Kunsthalle, Kiel Germania; Kunstmuseum, Berlino, Germania; National Art Museum of China, Beijing, China, Les Terrasses du Casino, Monte Carlo e molti altri. Dal 2016 collabora con la Galleria d’Arte Contini che lo rappresenta in esclusiva per l’Italia. Attualmente Manolo Valdés vive e lavora tra Madrid e New York.
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