Cerca
Close this search box.

Mangiare pandoro con colesterolo e glicemia: ecco le tremende conseguenze

Il pandoro è un pane dolce tradizionale d’Italia, che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie. Si tratta di un prodotto tipicamente veronese che presenta tradizionalmente la forma di un tronco con una sezione di stella a otto punte che viene spesso servito spolverato con una buona quantità di zucchero a velo all’odore di vaniglia fatto proprio per assomigliare alle cime innevate delle Alpi.

Esso è sicuramente uno dei dolci natalizi più tipici in Italia e il suo nome e le sue origini sono stati da sempre oggetto di dibattito, ma si è soliti riconoscerne la sua paternità al grande Domenico Melegatti. La pasta di questo dolce è particolarmente soffice e di colore dorato, per via della presenza delle uova oltre che per il profuma di vaniglia.

Come dicevamo prima, la forma è a tronco e ha dei rilievi a forma di stella di solito con otto punte. Fra gli ingredienti principali vi sono sicuramente la farina, lo zucchero, il burro, le uova, il burro di cacao ed anche il lievito.

La tecnica di preparazione è comunque sia abbastanza complessa dato che prevede tutta una serie di fasi di lavorazione. Il pandoro tradizionale, a differenza del panettone, non viene affatto guarnito internamente con le creme, i canditi o le uvette, ma soltanto con una leggera spolverata di zucchero a velo.

Mangiare pandoro con il colesterolo e la glicemia alta: si può?

Il pandoro contiene in media 410 calorie per soli 100 grammi di prodotto; per quel che riguarda i carboidrati possiamo dire che tutte queste tre versioni del dolce si aggirano intorno ai 45-50 grammi, mentre la percentuale dei grassi corrisponde a circa 19-20 grammi.

In virtù del suo elevato contenuto calorico e di grassi, possiamo dire che il pandoro è un alimento sconsigliato in un regime dietetico equilibrato, specie in caso di ipercolesterolemia, anche se può essere assunto di tanto in tanto anche dal paziente con colesterolo alto, seppur in dosi moderate.

E’ chiaro che il pandoro si dovrebbe consumare lontano dai pasti principali e soprattutto dopo aver sentito il parere positivo del medico. Sarebbe comunque sia preferibile sostituirlo con altri diversi dolci meno calorici e meno carboidrati.

Il problema vero del consumo del pandoro è che molto spesso viene servito in tavola alla fine dei pasti natalizi che sono già di per sé ipercalorici e particolarmente ricchi di carboidrati e di grassi e vanno solo ad aggiungersi ad un menu che è già fin troppo abbondante. Al fine di evitare un eccessivo apporto calorico e di carboidrati e un trucco potrebbe essere quello di ridurre le calorie della cena, diminuendo le altre porzioni.

POTREBBE INTERESSARTI