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Mangiare mortadella con il colesterolo alto: ecco le conseguenze

La mortadella è uno dei salumi tipici italiani di maggior gusto anche se non è propriamente considerabile la più “salutare” di tutta la categoria degli affettati. Essa rappresenta senza ombra di dubbio uno dei fiori all’occhiello della tradizione culinaria emiliana, specie per quel che riguarda la mortadella di Bologna IGP, che viene ormai esportata in tutto il resto del mondo e che presenta una tipologia di preparazione decisamente molto antica e altrettanto “raffinata”.

Trattandosi però di un salume a tutti gli effetti, siamo spesso portati a considerarla come un alimento poco adatto alla “guerra” al colesterolo, ma è davvero così? Fa realmente male? In realtà c’è da dire che la mortadella di Bologna IGP viene realizzata con delle carni piuttosto pregiate vista la quantità di lipidi.

Anche se spesso il suo consumo viene sconsigliato per chi soffre di colesterolo alto per via dell’apporto calorico e del colesterolo appare mediamente alto. Nonostante un solo etto di mortadella di Bologna IGP non supera mai le 300 calorie per etto e i 70 milligrammi di colesterolo potremmo pensare che queste cifre sembrano piuttosto elevate ma in realtà non si tratta di valori più elevati rispetto a quelli degli altri salumi e delle carni bianche.

Inoltre un apporto non eccessivo di mortadella copre quasi un terzo dell’apporto consigliato di Omega 3. Ma quindi, si può mangiare la mortadella se si hanno alti livelli di colesterolo? Non ci resta che scoprirlo in questo artcolo di oggi.

Consumo di mortadella e colesterolo alto: sappiamone di più

Sul web da qualche tempo ha iniziato a diffondersi la “moda” della dieta della mortadella, che in realtà sembra essere qualcosa di più semplice di un vero e proprio regime alimentare, questo però permette di essere consumata con una discreta regolarità non eccedendo mai con l’apporto.

Per questo motivo si parla infatti di 50 grammi di mortadella ogni giorno soprattutto per chi soffre del così detto colesterolo “ballerino”, scegliendo una variante di buona qualità, facendo particolare attenzione alla provenienza al fine di evitare di mangiare un prodotto eccessivamente ricco di polifosfati.

Del resto possiamo comunque dire che si tratta di un alimento caratterizzato da numerose sostanze nutritive come ad esempio le vitamine B1 e B2, il sodio, ma anche il potassio, il fosforo, il ferro e perfino lo zinco. Il consiglio, ad ogni modo, è quello di mangiarla sempre accompagnata ad altri alimenti.

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