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L’oro perde valore? Ecco cosa sta succedendo

La quotazione dell’oro continua a scendere sempre di più e vediamo che il prezzo del metallo giallo è calato fino al 4%, per ampliare il ribasso con un’oncia che viene scambiata a meno della cifra di 1.800 dollari. Guardando i numeri, comunque, sembra che l’oro stia vivendo una fase piuttosto ribassista, dopo essere cresciuto parecchio nei mesi scorsi.

Se è vero che l’oro spesso e volentieri aumenta di valore insieme ai timori dell’inflazione, sembra comunque che Wall Street abbia già scontato questo scenario. In poche parole diciamo che l’inflazione non è più soltanto un timore, ma si è concretizzata con un aumento dei prezzi che resterà una costante soprattutto nei prossimi mesi.

Tanto che la Federal Reserve, nella sua riunione più recente, ha lasciato intendere che metterà la mano prima del previsto sui tassi di interesse, mirando ad altri aumenti proprio per contrastare l’inflazione. Con la Fed intenzionata ad agire al fine di ridurre l’inflazione sempre più in continuo aumento, gli investitori cominciano a vendere l’oro e il motivo è sempre legato ai tassi di interesse.

Se questi dovessero aumentare notevolmente, vediamo che il metallo giallo perderebbe ancora di più attrattiva a favore di altre asset class che beneficiano maggiormente di uno scenario dei tassi sempre in crescita.

Il valore dell’oro sta scendendo: ecco il motivo

Ad ogni modo un altro aspetto da considerare, in tale prospettiva, è il rafforzamento del dollaro che ha un biglietto verde sempre più forte e con dei rendimenti obbligazionari più alti. Inoltre moltissimi investitori potrebbero continuare a vendere l’oro, contribuendo a far calare quel valore del metallo prezioso.

Per molti analisti, comunque, è ancora prematuro parlare di svendita, anche se comunque il trend al ribasso sembra decisamente stabile oggi rispetto a quanto non lo fosse qualche settimana fa.

Sull’oro possiamo dire che è considerato come il bene rifugio per eccellenza e la sua quotazione cresce soprattutto nei momenti di alta volatilità, con i mercati azionari che sono sotto pressione. Il crollo dei listini azionari risalenti al mese di marzo dell’anno 2020, per esempio, è stato seguito da un fortissimo aumento della quotazione dell’oro stesso.

E, avere una parte di oro in portafoglio, sempre in un’ottica di diversificazione, resta sicuramente un’idea più che sensata. Si tratta di un bene decisamente resistente, che si adatta davvero bene al cambio di scenario geopolitico, perdendo valore meno velocemente rispetto a quanto avviene ad altre asset class.

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