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Illusione ottica: quale cane vedi in quest’immagine? – FOTO

La nostra mente fa ricorso ai tradizionali sensi (che se condo molti studi recenti sono anche di più dei tradizionali quanto famosi 5), per comprendere il contesto che ci circonda ed in molti casi si tratta di una vera e propria sequela di informazioni che ci arriva ogni secondo, in vari contesti, come la vista. Fin dai secoli passati, corrispondere si fa ricorso alle varie illusioni ottiche anche a mo di esperimento, e l’illusione ottica di oggi fa ricorso ad un sistema molto conosciuto.

E’ infatti strutturato in maniera tale da evidenziare una forma specifica nel primo impatto che i nostri occhi ci fanno comprendere: non esiste una risposta corretta ma conta molto ciò che ci “balza ai nostri occhi” di primo impatto.

E’ infatti presente una potenziale doppia immagine nella stessa figura, notare per prima l’una o l’altra identifica parte del nostro carattere.

Illusione ottica: quale cane vedi in quest’immagine? – FOTO

Anche se sono “strumenti raffinati” e molto efficaci, anche gli occhi, naturalmente collegati alla nostra mente, possono essere ingannati e confusi anche per diversi secondi, soprattutto quando si fa ricorso ad immagini confuse “di proposito” oppure che, come la seguente, risultano essere interpretabili. Proprio l’interpretazione riduce il livello di “logica visiva” in quanto per una questione di efficienza la mente tende a dare un significato a ciò che già conosce.

E nell’ambito della psicologia si tratta di un tema molto usato, quasi “abusato” sotto vari punti di vista, anche per scoprire una parte della personalità, in quanto immagini simili possono effettivamente evidenziare il come la nostra mente “risponde” ed interpreta una situazione potenziale.

In questa figura sono infatti potenzialmente distinguibili il muso, e la parte anteriore di un profilo di un cane, oppure in alternativa la parte posteriore.

Se ciò che traspare nei primi secondi è la parte anteriore del profilo dell’animale, costituisce la maggior parte dei casi, personalità mediamente analitica, logicamente empatico ed in grado di comprensibilmente analizzare le cose secondo una logica normale.

Se invece ciò che “spicca” è la parte posteriore del cane, questo evidenzia una natura più anticonformista, legata ad un modo di leggere le situazioni e forse anche le persone in maniera diversa. Statisticamente chi ha sviluppato questo test visivo ha notato che solo il 20 % delle persone tende a notare la parte posteriore dell’animale, quasi tutti interfacciano la parte anteriore.

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