Cerca
Close this search box.

Il compost fa male alle nostre piante? Ecco l’assurda verità

Il compost è uno dei fertilizzanti più ecologici ed economici che si possa ottenere, visto che viene creato a partire dagli scarti organici della cucina e delle piante del giardino. Il compost tecnicamente è un ammendante, cioè una sostanza che è capace di rendere fertile il terreno sotto ogni profilo sia quello fisico, che quello biologico che anche quello chimico, e per tale ragione risulta utile per qualsiasi ortaggio, pianta da frutto o ancora essenza ornamentale.

E’ sufficiente appena poco spazio per posizionare la compostiera ed avere un angolo del nostro giardino ben ordinato e dedicato a questo scopo. Il compostaggio è un processo biologico che avviene soprattutto per opera di numerosi microrganismi aerobi ovvero che vivono in presenza di ossigeno e che consiste nella trasformazione di tutta la sostanza organica di partenza in un materiale particolarmente scuro, uniforme e dall’odore neutro.

Quel che si deve sapere, comunque, è che il compost se viene prodotto nel modo corretto, non sprigiona affatto dei cattivi odori. Perché è importante mettere nel suolo del compost maturo? Perché se questo è ancora fresco, con dei materiali in via di trasformazione, può essere oggetto di attrazione di insetti come ad esempio le mosche che parassitizzano certi tipi di ortaggi, e perché crea dei marciumi alle radici con cui entra in contatto.

Il compost può essere negativo per le piante?

Per un corretto svolgimento di questo processo è necessario il verificarsi di 3 fattori: un’adeguata circolazione di aria, delle temperature idonee ed anche un’umidità decisamente sufficiente. Sicuramente è buona norma tenere il compost ben arieggiato, ed evitare che si possa compattare dato che questo aspetto non fa circolare bene l’aria, con delle conseguenti marcescenze ed anche dei cattivi odori parecchio pesanti.

Per questo motivo, il cumulo, se libero, non deve avere un’altezza eccessiva e non superi la misura di 1, 5 metri circa, mentre se si utilizza la comoda compostiera, questa deve essere tenuta sempre aperta.

Durante le stagioni primaverile ed estiva, che sono caratterizzate da temperature miti e calde, è ovvio che il compostaggio va avanti più velocemente rispetto a quanto accade in inverno, e nell’arco di poco tempo si può notare come le masse di partenza si trasformano.

L’acqua inoltre risulta essere necessaria per la vita dei microorganismi che svolgono questo determinato processo, per cui il cumulo non deve seccare eccessivamente in estate ma lo si può annaffiare in caso di siccità prolungata.

POTREBBE INTERESSARTI