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Il calabrone gigante asiatico sta tornando? Ecco cosa consiglia l’esperto

Qualsiasi ecosistema per sopravvivere e se possibile prosperare con una forma di attività costante in ambito produttivo necessita di un compendio di contesto legato all’ambito di equilibrio anche tra flora e fauna. Ed in un mondo globalizzato la tendenza è quella di condividere abitudini ma anche in modo più o meno volontario anche le specie animali anche se possono rivelarsi problematiche come nel caso del calabrone gigante asiatico.

Chiamato anche con l’appellativo di vespa velutina o vespa orientalis, in realtà si trattano queste due di sotto specie diverse.

Ma a dispetto di allarmismi già palesati in passato, il calabrone orientale sta tornando.

Il calabrone gigante asiatico sta tornando? Ecco cosa consiglia l’esperto

calabrone asiatico

Nell’ecosistema mediterraneo i calabroni hanno da sempre costituito uno dei principali nemici naturali delle api, che sono tra gli insetti più importanti in senso assoluto per l’impollinazione dei fiori e degli alberi da frutto. Ciò che spaventa molto anche in merito alle dimensioni è la vespa orientalis che è effettivamente di dimensioni importanti e proviene come dice stesso il nome dall’estremo oriente. Questa specie viene confusa dalla più recente vespa velutina che identifica il calabrone asiatico dalle zampe gialle, di relativamente recente presenza anche in Italia, segnalata per la prima volta in modo ufficiale una ventina di anni fa. Numerosi rilevamenti hanno scatenato il panico anche in grandi città legate a centro e sud Italia.

Queste hanno iniziato a prosperare con un aumento generale delle temperature sufficiente da essere causa di un habitat a loro favorevole, nella parte centrale del Novecento in numerose città dello stivale le varianti orientalis hanno iniziato a diminuire. Il ritorno di questo calabrone ha portato ad una diminuizione di api in tutta la zona centro e sud del continente europeo.

Le varie varianti di vespa orientale hanno iniziato a conferire enormi problemi presso la maggior parte delle colture di ogni tipo, ma i nidi non vanno disturbati in modo effettivo senza una adeguata conoscenza di questi animali e del loro comportamento, essendo calabroni molto aggressivi tendono a difendersi in modo anche molto pericoloso sulla specie umana. E’ meglio evidenziarne la presenza alle autorità del luogo in modo specifico se sono presenti vari nidi in un’area non troppo vasta, è utile segnalare il tutto presso il Servizio Veterinario dell’AUSL che potrà poi compiere un sopralluogo

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