Fare parte della classifica di oggi, quella dedicata ai tre segni zodiacali meno intelligenti, non fa certo piacere. Per poca intelligenza, però, noi vogliamo intendere una natura esageratamente impulsiva, sanguigna, incapace di riflettere, prima di agire.
L’istintività è spesso sinonimo di stupidità. Per questa ragione una persona istintiva sembra agli occhi degli altri meno intelligente e lucida rispetto ai più riflessivi e razionali. Dopo aver identificato il segno più mammone dello zodiaco, scopriamo oggi quali sono i tre segni meno intelligenti, secondo stelle e pianeti.
Ecco i tre segni meno intelligenti dello zodiaco
Che in astrologia ci siano segni più portati alla riflessione e alla logica, come la Vergine, è cosa noto. Altrettanto risaputo è che esistano segni più emotivi e irrazionali, tanto intraprendenti quanto impulsivi. Sono persone che non riflettono quasi mai sulle conseguenze delle loro azioni, sulle cons prima di agire. Per questo motivo, sono additati come meno intelligenti, irragionevoli, sciocchi. Di quali segni zodiacali stiamo parlando?
Al terzo posto della classifica, spicca il Sagittario. Come tutti i segni di fuoco, anche lui è spinto troppo spesso da un ardore e un’impulsività quasi eccessiva. È il più avventuriero e intraprendente fra i dodici segni dello zodiaco, si lancia in una nuova iniziativa, senza ragionarci sopra. E quante volte finisce nei guai, proprio a causa della sua istintività.
In fatto di meno intelligenza, i Pesci ne sanno qualcosa. Questo segno d’acqua è famoso per avere sempre la testa fra le nuvole. Un modo di fare che lo porta ad agire distrattamente e non è raro che si ritrovi le chiavi di casa dentro il frigorifero o lo zucchero dell’armadietto dei farmaci. I Pesci sono gli smemorati dello zodiaco, persone estremamente sensibili, ma con uno scarso senso pratico.
L’Ariete si conquista il primo gradino del podio, come segno meno intelligente di tutto lo zodiaco. Una testa calda, l’Ariete non riesce proprio a contare fino a tre, prima di parlare o di reagire agli eventi. Quando il sangue gli va alla testa, lui si lascia trasportare dalla sua enorme emotività, senza tenere conto delle conseguenze. Una volta passato il ciclone, si accorge di quel che ha fatto e si pente, almeno fino alla prossima reazione istintiva.
