In queste nostre righe di oggi vogliamo occuparci della moneta italiana da 5 lire 1952 valore. Si tratta di una moneta che è apparsa per la primissima volta come moneta del Regno nell’ano 1807, una moneta che prima era d’argento al titolo di 900/1000 e che aveva un diametro di 37 mm per un peso di 25 grammi.
Soppressa in gran parte del territorio italiano durante la Restaurazione, tale moneta fu reintrodotta a livello generale nell’anno 1861 con l’unificazione monetaria del nostro paese. In seguito alla prima guerra mondiale, un conflitto che ricreò dopo più di cent’anni il fenomeno dell’inflazione, sappiamo che la moneta da 5 lire è stata coniata in materiale argento 835/1000 dal 1926 al 1941 con un diametro di 23 mm e con un peso di 5 grammi.
Invece, dopo la seconda guerra mondiale, un conflitto che svilì in maniera definitiva il valore della moneta stessa, e la caduta della monarchia, sono state coniate delle monete da 5 lire in italma (una lega di alluminio e di magnesio). Parlando della primissima moneta da 5 lire sappiamo che questa è stata coniata da Napoleone due anni dopo la sua incoronazione come Re d’Italia.
Questa era equivalente al pezzo da 5 franchi che circolava nell’Impero, ed è stata coniata ufficialmente fino all’anno 1814, anche se repliche di quest’ultimo furono poi prodotte dagli austriaci fino all’anno 1819, e questo è a causa degli eccessivi costi che avrebbe comportato l’immediato ritorno a questa monetazione asburgica.
Moneta 5 lire 1952 valore: leggi di più
Nell’anno 1951 sappiamo che è stata emessa una moneta da 5 lire con un timone sul lato del dritto e un bellissimo delfino sul lato del rovescio accompagnato poi dall’indicazione del suo valore stesso. Questa moneta pesava 1 g e il diametro era di appena 20,2 mm, sempre realizzata in metallo Italma.
Noi, però, in queste nostre righe di oggi, ci dedichiamo più precisamente alla moneta da 5 Lire del 1952. Si tratta di una bellissima moneta con la raffigurazione di un delfino sul lato del rovescio che ha una tiratura molto più elevata delle precedenti e infatti si parla di circa 60 milioni di esemplari totale.
Quanto detto ci fa capire che chiaramente in questo caso non si può parlare di una moneta di grandissimo pregio dato che, in stato di conservazione Fior di Conio il suo valore si aggira attorno ai 9 euro.
