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Gli insaccati non sono tutti uguali! Ecco quelli da evitare per il colesterolo alto

Nonostante soltanto il 20%-30% del colesterolo viene introdotto con la dieta, in genere, l’alimentazione è quella che ha il maggior impatto sui livelli di colesterolemia. Se poi è già presente un caso di ipercolesterolemia, allora è ancora più importante fare attenzione agli alimenti che si assumono e soprattutto al contenuto di colesterolo e di acidi grassi saturi presenti.

Prima di andare dritti al punto dell’articolo, però, occupiamo di spiegare meglio che cos’è il colesterolo. Si tratta di un grasso presente nel sangue che viene maggiormente prodotto dall’organismo anche se in minima parte viene introdotto con la dieta.

Il colesterolo è coinvolto in molteplici processi fondamentali per il funzionamento del nostro organismo ma quando è presente in quantità eccessiva costituisce uno dei fattori di rischio più grandi per le malattie cardiache.

Il colesterolo in eccesso si deposita sulle pareti delle arterie, provocando la formazione delle lesioni che le ispessiscono. Questo processo, che viene chiamato aterosclerosi, può portare alla formazione di placche che ostacolano o che bloccano del tutto il flusso sanguigno, con rischi che sono a carico del sistema cardiovascolare.

Quali sono gli insaccati da evitare in caso di colesterolo alto?

Parlando dei cibi da evitare nel caso in cui ci siano alti livelli di colesterolo è doveroso citare il latte intero, il burro e i formaggi stagionati insieme allo yogurt intero sono da evitare in questo caso. Infatti, sarebbe meglio optare per del latte scremato o parzialmente scremato in quanto vi è una minore quantità di grassi saturi, o magari il latte vegetale ricavato da soia, riso e da avena. le carni grasse, i salumi e gli insaccati.

Gli acidi grassi sono delle molecole composte da lunghe catene di atomi di carbonio e si dividono in saturi e insaturi. I primi non contengono doppi legami e sono delle strutture più stabili e più difficili da metabolizzare per il nostro organismo.

Questi aumentano i livelli di colesterolo LDL (quello cattivo) e hanno potere aterogeno. I secondi, invece, hanno una maggiore facilità nell’essere metabolizzati e favoriscono l’aumento dei livelli di colesterolo HDL (quello buono).

Infine, per rispondere alla domanda che ci siamo posti all’inizio diciamo che ci sono alcuni salumi da evitare più di altri. In tal senso parliamo di tagli quali le bistecche, il macinato di vitella e la carne di maiale mentre tra gli affettati si deve citare il prosciutto cotto, quello crudo, il salame, la mortadella ed anche la pancetta.

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