Cerca
Close this search box.

Conosci tutti segreti per un’orecchia di elefante perfetta? Parla l’esperto botanico

Spesso le piante sono soprannominate con nomi facili da ricordare che spesso sono etimologicamente legati all’aspetto diretto della struttura della pianta stessa, ed è il caso dell’Alocasia, una riconoscibile pianta che sviluppa un fiore, che ha una forma particolare, detta per l’appunto orecchio di elefante dalla tipica forma delle foglie. Coltivare un’orecchia di elefante perfetta non è così difficile ma richiede cure ed attenzioni specifiche.

E’ una pianta tendenzialmente ornamentale, molto apprezzata negli ambienti formali ma anche nella abitazioni che da tempo è stata introdotta da ambienti diversi da quelli mediterranei.

Come prendersi cura di questa particolare pianta erbacea? Ecco cosa dice l’esperto.

Conosci tutti segreti per un’orecchia di elefante perfetta? Parla l’esperto botanico

un'orecchia di elefante perfetta

L’Alocasia fa parte del gruppo di piante conosciuto come Araceae che contraddistingue diverse tipologie di queste piante a foglia larga. La forma più conosciuta presenta un fiore e delle foglie dalla tipica forma che ricorda proprio delle orecchie di elefante, specie nativa del Sud est Asiatico, nella sua zona tropicale ma è discretamente diffusa anche nella parte settentrionale dell’Australia.

E’ una pianta sempreverde, particolarmente attiva durante la primavera e che si adatta relativamente bene ai contesti casalinghi o da ufficio: importante riservarla una quantità importante di luce al giorno, anche se non sopporta il sole diretto, può assolutamente prosperare ad esempio all’interno di una veranda o un balcone anche in prossimità di una finestra. Predilige gli ambienti umidi ma non tollera di buon grado la pioggia, in estate meglio tenerla in contesti freschi e non direttamente sotto il sole.

Opportuno utilizzare un terreno sciolto, con un pH compreso fra 5,5 e 6,5 ben drenato ed opportunamente fertilizzato, potenzialmente da effettuare durante la primavera, che assieme all’estate, è il periodo dove la pianta è più attiva (in inverno e autunno entra in quello che viene definito “riposo vegetativo”).

Essenziale conferire alla pianta un buon livello di drenatura, magari con uno strato di sabbia, ghiaia e cocci sul fondo del vaso sufficientemente forato: è una pianta che soprattutto in estate deve avere un terreno sempre leggermente umido ma mai troppo bagnato, non è mai consigliabile bagnare altre zone della pianta oltre il terriccio, ma in caso di “polvere” sulle foglie, può essere una buona idea tenerle lucide oppure nebulizzarle leggermente.

E’ una pianta che produce un fiore ma difficilmente questo arriva a svilupparsi anche in buone condizioni, in cattività, mentre è relativamente facile da trovare in natura. I fiori che sembrano tali in realtà sono delle brattee, delle foglie modificate che proteggono una parte della pianta stessa.

POTREBBE INTERESSARTI