La verza è sicuramente uno degli ortaggi più diffusi della cucina occidentale che l’ha adottata già da parecchi secoli sia come oggetto culinario che come una vera e propria pianta medica. Ad oggi questo ortaggio è considerata una cultivar del cavolo con diverse similitudini con il cavolo cappuccio ma la cosa che noi vogliamo sapere è come cucinare la verza.
Si tratta di una verdura molto comune nel nostro paese che si trova presente in numerose ricette dato che rappresenta anche un’ottima fonte di nutrienti. Questa appartiene alla “famiglia” delle Brassicacee, ovvero la stessa del cappuccio, dei broccoli, così come del cavolfiore e di tante altre tipologie di cavolo.
I romani erano abituati ad utilizzarla anche per il bendaggio delle ferite, essendo composte in particolar modo da acqua e da sostanze che venivano ritenute all’epoca disinfettanti. E’ sicuramente vero che il consumo della verza a cadenza regolare aiuta in modo del tutto sensibile tutto l’organismo, essendo una buona fonte di vitamine specie della A, della B6, della C e della K, oltre che di sali minerali a fronte di un ridotto apporto nettamente calorico.
Come cucinare la verza: leggi er conoscere la ricetta
Innanzitutto possiamo dire che a questo ortaggio sono associate anche delle proprietà antitumorali e antiossidanti a causa del contenuto di fenoli, di acido ascorbico ed anche di glucosinolati.
Andando adesso più al centro di questo articolo possiamo intanto dire che, trattandosi di un ortaggio tipicamente autunnale o invernale, gran parte delle ricette che lo utilizzano sono sfruttate in questo periodo dell’anno, anche se le sue foglie possono essere usate per la creazione di involtini, avvolgendo carne, formaggi e qualsiasi altro cibo vi venga in mente.
Come cucinare la verza? Utilizzando una quantità di 10 foglie grandi di verza, possiamo occuparci della preparazione del ripieno della quantità di circa 400-500 gr e possiamo optare per della carne macinata, salsiccia, formaggio o anche un tipo di verdura stessa. Oltre a quanto detto dobbiamo munirci di mezzo chilo di patate, di giusto un paio di spicchi di aglio e un solo cucchiaio di olio evo.
Una volta presi questi ingredienti bisogna avere l’accortezza di scegliere le foglie più tenere, facendole cuocere all’interno di una pentola per almeno 10 minuti in modo tale da poterle ammorbidire ulteriormente, per poi occuparci di creare degli involtini con il ripieno che abbiamo scelto di usare.
