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Coltivare la lavanda in inverno: questo trucco sorprende tutti

La lavanda è un piccolo e particolare arbusto di colore viola che non ama affatto le temperature rigide e non facciamo riferimento esclusivamente a gelo e ghiaccio, perché non tollera neanche umidità e classiche piogge invernali. Per far sì che il mal tempo non la danneggi gravemente, comunque, il segreto è sicuramente intervenire con 2 potature.

Questa pianta ha la tendenza a lignificare i rametti, trasformando abbastanza velocemente i giovani tessuti erbacei in legno. Una volta che lignificano, i rametti ributtano molto difficilmente le foglie e getti nuovi e tutto questo fa sì che la pianta possa invecchiare precocemente, in quanto la parte lignificata si spoglia delle foglie diventando molto più scura.

Ecco che allora la lavanda tende ad imbruttirsi parecchio dando l’impressione di essere una pianta sofferente ed anche poco decorativa. Ma niente paura perché c’è un modo per mantenere giovane la pianta di lavanda e consiste proprio, come abbiamo detto prima, nella doppia potatura di cui una effettuata a fine inverno (cioè a marzo) e una a fine estate (verso la fine di agosto/settembre).

Come si può coltivare al meglio la lavanda d’inverno?

Tutto questo si dovrebbe effettuare sin dal primo anno, se abbiamo intenzione di ottenere il miglior risultato possibile. La prima potatura di questa pianta si esegue a marzo al fine di poterla preparare per bene alla fioritura e potete capire quando sarà il momento giusto nel momento in cui l’arbusto comincerà a produrre le prime foglie nuove della stagione.

La pianta si deve tagliare in modo da poterle nuovamente donare la classica forma a sfera, e non deve mai essere tagliata, infatti, sulla parte dei rami più dura, laddove si era già formato il legno.

L’ideale, tra l’altro, sarebbe quello di lasciare almeno una coppia di gemme su ogni ramo e precisiamo ulteriormente che la cosa importante è tagliarle proprio a marzo e mai più tardi, per evitare di compromettere l’allungamento degli steli e con esso anche l’abbondanza stessa della fioritura.

Per quanto riguarda, invece, la seconda potatura, questa servirà per riordinare la lavanda in seguito ad una lunga fioritura estiva, approfittando per raccogliere tutte le preziose spighe. E’ importante effettuare tale operazione al massimo entro il mese di settembre, soprattutto nelle zone caratterizzate da un inverno rigido, in modo che la lavanda abbia tutto il tempo necessario di far ricrescere la nuova vegetazione prima dell’arrivo del gelo.

Se avete un cespuglio di lavanda in vaso o in giardino, sappiate inoltre che il nemico numero uno durante inverno sarà la neve. Questo perché il peso della neve tenderà ad aprire e a rompere tutti i rametti. La potatura corretta in questo senso vi sarà d’aiuto per mantenere l’arbusto più compatto, ma anche per posizionare intorno alla pianta una struttura a cerchio come se fosse una vera protezione.

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