Dobbiamo proprio ammettere che ci troviamo di fronte ad un periodo in cui l’attuale moneta europea, l’euro, sta sempre di più perdendo il valore importante di un tempo rispetto invece a quel che riguarda il dollaro australiano e questa è, chiaramente, qualcosa che ci fa pensare subito al peggio. Ed è per questo che oggi ci soffermeremo proprio su questo rapporto di monete, più precisamente sul cambio euro dollaro australiano.
C’è da dire che tutti questi aumenti vertiginosi dei prezzi sono alquanto pericolosi e sono tutti prettamente legati all’inflazione; questi stanno anche creando dei problemi piuttosto consistenti alla maggior parte delle famiglie sia del nostro Paese che di tutt’Europa stesso. Dobbiamo dire che il clima che ne deriva parlando di tutto questo non è sicuramente dei più sereni e prosperosi dal punto di vista economico e sociale, per cui è davvero molto importante sentire per bene le opinioni dei più esperti del campo.
Questo accade perché molto spesso, ad un occhio esperto, anche una situazione complicata può risultare essere del tutto comprensibile e riassorbibile o almeno cos è nelle classiche dinamiche economiche. E’ qui che citiamo Xueming Song, uno straordinario stratega valutario di Dws che afferma che “se si guarda al tasso di cambio della moneta unica occupandoci di fare il confronto con le altre, il quadro che ne viene fuori è davvero piuttosto differenziato”.
Ma che cosa vuol dire tutto ciò? Non ci resta che scendere più nel dettaglio sulla questione e andare ad analizzare il tutto con l’analisi di un esperto che spiegherà in che cosa consiste il quadro differenziato, andando a constatare come la nostra moneta unitaria, l’euro, si sia collocato nel mezzo dall’inizio dell’anno.
Cambio euro dollaro australiano: qual è la novità?
Allora, quel che possiamo dire è che lo scorso anno, più precisamente nel mese di agosto l’euro si è addirittura piazzato al secondo posto, appena subito dopo il dollaro Usa classificandosi addirittura come la valuta più forte di tutta l’area. Altre valute, come ad esempio le commodity currencies tipo il dollaro australiano, hanno invece perso molto più terreno dell’euro ed ancora sappiamo anche che lo yen giapponese e la sterlina britannica in tal senso sono stati piuttosto deboli.
Insomma, quel che si deve affermare è che, se è comunque vero che in linea generale la nostra attuale moneta unitaria si è parecchio indebolita rispetto al dollaro, si deve anche precisare e prendere coscienza del fatto che non ha perso il terreno rispetto alle altre valute, che invece vediamo soffrire davvero non poco tutta questa situazione.
