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BTP valore 2024: ecco le previsioni sulle nuove emissioni

Oggi, in questo nostro articolo, vogliamo parlare del valore del BTP italiano e sappiamo che, secondo quanto previsto, nel 2024 ci saranno delle emissioni lorde complessive di titoli a medio lungo termine all’interno di un intervallo compreso tra i 340 ed i 360 miliardi di euro ed anche perfettamente in linea con quelle del 2023.

Tutto ciò continuerà a proporre degli strumenti dedicati al retail, sempre però in considerazione del riscontro che è stato ricevuto dal mercato sulle emissioni al pubblico dei risparmiatori retail nel 2023 e sempre tenuto conto ovviamente del generale contesto dei tassi di interesse più elevati rispetto a quanto erano in un recente passato.

Questo è ciò che comunica il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), pubblicando il calendario del 2023 del Debito Pubblico insieme a tutte le Linee Guida per la gestione del Debito Pubblico.

Per quel che riguarda il 2023 vediamo che sono state effettuate delle emissioni di titoli a medio-lungo termine per un totale poco inferiore ai 360 miliardi di euro, di cui almeno 16,5 in concambio. Di conseguenza c’è da dire che le emissioni al netto dei concambi sono state comunque pari a 343 miliardi di euro e le emissioni BOT sono risultate pari a 156 miliardi di euro per cui sono stati emessi complessivamente titoli inferiori alla cifra di 16 miliardi di euro.

BTP Italia: quali sono le previsioni sul valore del 2024?

Il costo medio annuo all’emissione, legato al termine dei collocamenti di questo anno 2023, risulta essere stato pari al 3,76%, in aumento rispetto ala cifra che è stata riscontrata nel 2022. La vita media a fine anno resta comunque stabile intorno ai 7 anni e possiamo comunque affermare che questo dato migliora ancora se si considerano anche i finanziamenti europei SURE e NGEU.

Ecco che infatti in questo caso la vita media passa dalla cifra di 7,31 del 2022 ai 7,25 anni di fine anno 2023. Per quel che concerne il prossimo anno 2024 le esigenze di finanziamento saranno determinate soprattutto dalla scadenze dei titoli in circolazione che saranno pari a circa 265 miliardi di euro ed anche dal nuovo fabbisogno del settore statale dell’anno che, in base a quanto è stato stimato dovrebbe attestarsi attorno ai 130 miliardi di euro.

Infine, tenendo conto dei prestiti come anche dell’attività di gestione delle disponibilità di cassa, tutte le informazioni attualmente disponibili consentono comunque di prevedere delle emissioni lorde complessive di titoli in un intervallo tra i 340 ed i 360 miliardi di euro.

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